Archivi categoria: Senza categoria

Venezia mobilitazione contro la chiusura di nr. 04 uffici postali in Comune di Venezia

GRIPPO VALENTINA - INTERROGAZIONE 4 UFFICI PT Nuova Venezia articolo su Interrogazione Grippo su chiusura 4 uffici postali Gazzettino articolo su Interrogazione Grippo su chiusura 4 uffici postali

in allegato l’interrogazione presentata su mia sollecitazione al Ministro delle Imprese e del Made in Italy  On. Adolfo URSO e al Ministro dell’Economia e delle Finanze On. Giancarlo Giorgetti da parte della nostra deputata On. Valentina Grippo per chiedere un intervento presso Poste Italiane spa per evitare la chiusura dei 4 uffici di poste Italiane a Trivignano, Marghera ( 2) e Sant’Elena

Come Azione Venezia siamo particolarmente preoccupati per la scelta di Poste Italiane di chiudere questi quattro uffici postali nel Comune di Venezia e ci uniamo nelle iniziative che stanno attuando i partiti politici veneziani e la cittadinanza per evitare questa scelta unilaterale,  che non ha ragione d’essere visti i sempre nuovi servizi che Poste Italiane sta acquisendo, dalla gestione dei pacchi Amazon alla non ultima gestione del rilascio dei passaporti.

A Venezia, soprattutto nel centro storico ma anche nelle periferie, Vi è la presenza di un numero sempre maggiore di anziani e il “servizio sociale” che fanno i dipendenti degli sportelli nel consigliare ed aiutare quegli anziani che ancora usano andare allo sportello per le pratiche di loro necessità, a partire dall’erogazione della pensione, è un patrimonio che non si può disperdere in una città a dimensione d’uomo,  dove si privilegiano i contatti umani alla tecnologia oramai sempre più invadente ed alienante.

Interrogazione a risposta Scritta

Presentatrice On. Valentina Grippo

OGGETTO: CHIUSURA DI NR. 04 UFFICI DI POSTE ITALIANA NELLA CITTA’ DI VENEZIA

Premesso che

  • Poste Italiane Spa ha deciso la chiusura definitiva di quattro uffici postali nella città di Venezia, ovvero: Trivignano, due a Marghera e a sant’Elena ( nel centro storico della città d’acqua)
  • La decisione è stata comunicata senza una precedente mediazione o concertazione e la stessa decisione è già stata comunicata da Poste Italiane spa sia all’AGCOM che alla Autorità delle comunicazioni

Considerato che

  • Questa decisione ha lasciato la cittadinanza basita e sollevato una forte protesta da parte sia dei cittadini che delle Amministrazioni comunale e delle municipalità interessate
  • A seguito di questa mobilitazione è stata indetta una convocazione del Dirigente di poste Italiane Spa referente su Venezia in commissione consiliare
  • La proprietà di Poste Italiane Spa è ancora al 51% a partecipazione pubblica e quindi vi deve essere una valenza sociale in tale partecipazione
  • Poste Italiane Spa giustifica queste chiusure con il potenziamento dei servizi presso le tabaccherie ma questo non è sufficiente a garantire l’insieme dei servizi offerti dagli sportelli postali e certamente viene creato un forte disagio soprattutto verso la popolazione più anziana che nella città storica di Venezia è oramai la maggioranza dei cittadini residenti
  • Gli sportelli di Poste Italiane Spa svolgono anche, con i propri operatori,  un servizio “sociale” di ascolto,  considerando anche che questi anziani usino ancora la modalità di prelievo della pensione presentandosi di persona presso gli sportelli
  • Nel consiglio comunale di giovedì’ prossimo 28 novembre verrà votata una mozione biPartisan per far recedere Poste Italiane dalla decisione

Interroga per sapere

  • Se il Ministro in indirizzo non ritenga di far soprassedere Poste Italiane spa dalla chiusura dei quattro uffici sopra citati, chiedendone in primis la motivazione economica che ha indotto alla scelta e se la direzione locale di Poste Italiane non abbia fatto altre valutazioni rispetto alla chiusura, come quella di rilanciare in questi Sportelli il nuovo servizio di rilascio dei passaporti, servizio da poco passato dalle questure a Poste Italiane Spa

On Valentina Grippo

 

Il ticket d’accesso: ragioniamo senza pregiudizi

2024-07-11 Gazzettino Ticket di accesso ne va il futuro di Venezia

AZIONE VENEZIA – COMUNICATO STAMPA

Le dichiarazioni dell’Assessore Venturini riaprono il dibattito sulla vexata quaestio del contributo da eventualmente pagare da parte dei visitatori di Venezia. È un tema su cui legittimamente si possono avere opinioni diverse, anche molto diverse. Però Venturini pone una premessa che crediamo condivisa: la città è un bene “finito” e non può essere illimitatamente fruita dai visitatori (per motivi talmente ovvi che non li ripetiamo). È un dato di fatto che peraltro riguarda molte altre mete di visita mondiali. È dunque necessario porre un limite che a oggi non è applicabile per legge se non con Ordinanze puntuali che per la loro natura straordinaria non possono essere la risposta a una situazione ripetitiva. In linea di principio non è dunque affatto scandaloso pensare anche a un deterrente economico significativo (fatte salve le dovute eccezioni) unito alla prenotazione obbligatoria che unifichi tutte le tasse (di soggiorno, della ZTL) e configuri una tassa di scopo a carico del visitatore (a fronte di una serie di servizi) i cui ricavi, rigorosamente registrati e resi pubblici, siano destinati a misure specifiche di rivitalizzazione della città come interventi di residenza pubblica, incentivi per attrarre persone, imprese, l’IMU azzerata per chi affitta ai residenti ecc. In altre parole, ricavare dal turismo le risorse per trovare la soluzione agli impatti negativi che lo stesso turismo comporta. Anche perché l’auspicato rifinanziamento della Legge Speciale, nella migliore delle ipotesi, sarà finalizzato alla sopravvivenza fisica della città patrimonio dell’umanità, ma è perlomeno dubbio che arrivino denari anche per politiche di rilancio (cui in linea di principio hanno uguale diritto anche molte aree dimenticate e periferiche del Paese che stanno peggio di noi). Sarebbe l’ora di parlarne con serenità e pragmatismo, avendo in mente il solo bene pubblico, senza strumentalizzazioni, pregiudizi ideologici e posizionamenti interessati. Che si riesca, per una volta, a ragionare solo per il bene della città?

Paolo Bonafè – Segretario Comunale

https://www.linkedin.com/company/azioneveneto

data10 luglio 2024

Tassa di imbarco e costi dell’overtourism

2024-06-24 Gazzettino Azione giusto riproporre la tassa d imbarco

Dal serrato confronto tra il Presidente dell’Aeroporto e il Sindaco di Venezia sul contestato tema della tassa di imbarco cerchiamo di trarre alcune considerazioni applicabili al caso concreto, ma più in generale a tutti gli strumenti che il governo della città ha a disposizione per finanziare i costi pubblici dell’overtourism, in termini di maggiori oneri per la pulizia, lo smaltimento dei rifiuti, i trasporti, la sicurezza, la manutenzione stradale, etc..

Il principio sacrosanto da difendere è che i costi pubblici dell’overtourism non possono essere posti a carico dei residenti, che già ne subiscono i disagi privati, neppure assumendo debiti a carico del bilancio comunale che dovranno pagare i loro eredi. I costi pubblici dell’overtourism vanno quindi posti a carico di chi genera il fenomeno (e quindi dei turisti) e di chi trae extra redditi dal flusso di arrivi (in questo caso le compagnie aeree e i gestori aeroportuali).

La tassa di imbarco proposta dal Comune, legittimato da una legge dello Stato, va quindi nella giusta direzione. La sentenza del Consiglio di Stato che ha ribaltato la sentenza del TAR, favorevole alla legittimità della tassa di imbarco comunale, non ne ha contestato i principi di merito ma ha solo addotto un difetto di motivazione che negli atti pubblici è fonte di nullità. Ma è un vizio che può essere sanato riproponendo i contenuti della delibera annullata in una nuova meglio motivata.

Bene quindi ha fatto l’Assessore al Bilancio comunale a riavviare l’iter per reintrodurre la tassa di imbarco con un provvedimento questa volta adeguatamente articolato anche nelle motivazioni.

In teoria ci potrebbero essere delle categorie ingiustamente penalizzate dalla tassa di imbarco, come ad esempio i residenti nel bacino aeroportuale che viaggiano spesso in aereo per motivi di lavoro. Ma basta prevedere per essi il diritto al rimborso che il Comune potrebbe tranquillamente riconoscere rinunciando ad una parte limitata del gettito.

Infine il limite posto dallo Stato alla tassa di imbarco (3 euro) la rende assolutamente tollerabile per chiunque, come invece non si può dire per il costo (9,5 euro) dei biglietti ACTV per non residenti.

Chiedere ai turisti di pagare i costi pubblici dell’overtourism è sacrosanto, ma entro limiti di tolleranza che salvaguardino l’immagine di una città accogliente per visitatori di ogni tipo.

 

Paolo Bonafè – Segretario Azione Venezia

Paolo Diprima – Delegato PNRR e servizi pubblici locali

https://www.linkedin.com/company/azioneveneto

 

23 giugno 2024​

Scritta antisemita al Lido: un segnale da non sottovalutare

2024-05-14 GAZZETTINO -Scritte antisemite al Lido un campanello di allarme

Esprimo, a nome del mio partito e mio personale, il raccapriccio e l’esecrazione per la scritta antisemita apparsa al Lido. Azione si unisce alla condanna unanime da parte di tutte le forze politiche e apprezza la prontezza dell’Amministrazione nel cancellare quelle parole deliranti. Si potrebbe essere tentati di derubricare l’accaduto a bravata di un dissennato, tanto truculenta e insensata è la minaccia apparsa sul muro del Galoppatoio di via Sandro Gallo. E verosimilmente l’autore della scritta è davvero uno squilibrato. Tuttavia, accende un segnale serio di attenzione: le manifestazioni di antisemitismo si stanno pericolosamente moltiplicando, nelle università l’aria per gli studenti ebrei è diventata irrespirabile e da più parti è imposta una narrazione antisemita tout court, del tutto scollegata dalle responsabilità del governo Netanyahu e neppure correlata alla umana e doverosa solidarietà per la tragedia umanitaria dei palestinesi. È invece necessario saper scindere le azioni delle forze armate israeliane, dalla appartenenza alla comunità ebraica. E soprattutto è necessaria la consapevolezza che la questione israelo-palestinese è maledettamente complessa e vi sono torti e ragioni da tutte le parti. Vi è invece un certo immaginario collettivo, fatto di terzomondismo e sensi di colpa occidentali per i peccati del colonialismo, per il quale gli ebrei sono i cattivi perfetti: ovvero i ricchi che vessano i poveri, gli amici degli amerikani. La stessa nascita di Israele, per taluni, è il colpo di coda del colonialismo. Insomma, prendersela con loro ha la fascinazione del sentirsi progressista, pacifista, buono e superiore. Poi i risultati sono le scritte al Galoppatoio. Ricordiamoci sempre delle parole di Francisco Goya: il sonno della ragione genera mostri.

Paolo Bonafè – Segretario Comunale

https://www.linkedin.com/company/azioneveneto

14 maggio 2024

La città è assediata, necessita una più incisiva lotta al degrado

La città è assediata, necessita una più incisiva lotta al degrado
Ormai siamo al livello di guardia. Il degrado in zone anche centrali della città è tale da inibire in partenza ogni ambizione di rilancio del centro. Da Via Carducci a Via Piave i lavoratori non possono più stare tranquilli, perché da un momento all’altro, uno sbandato può darti una sberla in faccia, oppure lanciare le sedie del bar dove sei seduto per gustare un aperitivo.
 Per far fronte a tutto ciò è indispensabile che sia percepita la presenza dello Stato, che presidi i luoghi conosciuti come luoghi di annidamento per sbandati e spacciatori. Dopo l’impegno personale del ministro Piantedosi verso il Sindaco e il Prefetto qualcosa di positivo si era visto, con un incremento dei controlli e delle azioni di polizia, ma dopo un po’ pare che i problemi si siano solo spostati. migliora la situazione in via Piave e peggiora in Via Carducci, non si vede un reale progresso.
 Ci rendiamo conto che il problema è complesso, che le autorità comunali hanno mani legate, e anche le bellissime iniziative di cene sociali organizzate di recente, dalle molte Associazioni cittadine,  non sembrano in grado di incidere permanentemente sulla convivenza civile in città.
 Anche l’opera e la presenza meritoria degli operatori dei servizi sociali comunali e degli operatori di strada delle cooperative sociali diventa non sufficiente
Serve rivedere una presenza dello Stato, decisa e forte, che faccia percepire un impegno del Governo, che su temi come legalità e ordine fa grandi proclami, ma poi fallisce negli atti conseguenti.
Serve una presenza costante dell’esercito, come già avvenuto in passato, con l’operazione “Strade Sicure”, che ha visto però nel 2023 un indebolimento della presenza di militari a causa della guerra in Ucraina, ma anche la presenza costante di ronde interforze tra Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia e Polizia Municipale.
#ItaliaSulSerio
Paolo Bonafè, Segretario Comunale Azione Venezia
Tommaso de Vido,  Responsabile Sicurezza e Lotta al degrado
18 Luglio 2023

Perchè dire si al Bosco dello Sport

La prima domanda, dirimente, è: riteniamo che l’area metropolitana di Venezia debba aspirare ad avere uno stadio e un palazzetto nuovi? Azione Venezia pensa di sì, perché sono strutture necessarie per chi come noi nutre l’idea di una Venezia “capitale”, un centro di riferimento e con funzioni primarie. Uno status che comprende anche avere squadre cittadine che possano aspirare a competere in categorie alte e che possano essere attrattive di un pubblico che pesca in un’area vasta. Sono peraltro infrastrutture di cui si parla da decenni e di cui tutte le città del circondario sono ampiamente dotate.
A questo punto ci sono due opzioni: o gli impianti li costruisce qualche privato ma in cambio vuole qualcosa oppure lo fa il pubblico senza contropartita con chicchessia.
Riteniamo la seconda opzione quella preferibile perché di altri alberghi e/o centri commerciali proprio non sentiamo il bisogno. Certo, vuol dire 190 milioni a carico del Comune (di cui circa la metà già in cassa). Che, certo, potevano essere spesi per “qualcos’altro”. E ci sarà sempre qualcuno che, legittimamente, pensa che qualcosa sia meglio di qualcos’altro. Tutto, ma proprio tutto, può essere contestato. Una cosa sola non è opinabile: lo stadio e il palasport NON sono giocattoli per pochi decerebrati, non c’entra il panem et circenses. Sono infrastrutture che mancano alla città, di cui da decenni si lamenta la mancanza e che contribuiscono alla competitività della città nel territorio che la circonda. E tutti quelli che oggi dicono no anche a questa iniziativa abbiano almeno il pudore di tacere quando ci lamenteremo del calo degli abitanti, che la nostra città non è attrattiva per competenze qualificate e dinamiche, non si parli più di Centri di Studio internazionali che attraggono funzionari con entrate tali da potersi permettere di vivere in centro storico, non lamentiamoci nemmeno della monocultura turistica perché una città è attrattiva per potenziali nuovi abitanti anche con queste cose.
Quanto all’iniziativa della raccolta firme per “convincere” il Governo a ritirare il contributo di 93 milioni (in sostituzione della stessa somma inizialmente prevista provenire dal PNRR) facciamo notare che siamo l’unica città al mondo dove si contesta il Governo perché elargisce finanziamenti. Basta questo a significare a quali paradossi si giunga con il mantra del NO a tutto.
#ItaliaSulSerio
Antonella Garro, Segretaria Metropolitana
Paolo Bonafè, Segretario Comunale
12 luglio 2023

Mai più una tragedia come quella di Cutro in Calabria

frontex
La drammatica vicenda del naufragio dell’imbarcazione “Summer Love” finita in pezzi contro uno spezzone di roccia sommersa a Cutro, in provincia di Crotone,  non può essere derubricata al semplice naufragio che ha visto la morte di decine di profughi, perché è una tragedia annunciata.
Alle 23.03 di sabato scorso,  Frontex ( Agenzia Europea della Guardia di Frontiera Costiera),  ha inviato a 27 indirizzi l’allarme che ha anticipato di 5 ore la tragedia .
I settanta morti, di cui 15 bambini  e i 40 dispersi potevano essere almeno salvati in parte se l’allarme non fosse  stato mal considerato.
Questi sono atti dell’inchiesta in corso e la giustizia farà chiarezza,  ma qui è l’atteggiamento che non si può più sopportare come italiani e persone che hanno una umanità,  perché non possiamo credere che chi ha votato questo governo,  ha anche votato questo modo di operare, queste nuove regole di ingaggio e questo atteggiamento che il governo con il ministro Piantedosi sta tenendo sulla vicenda.
La frase di giustificazione del premier sulla vicenda è inaccettabile perché da quando il governo si è insediato non ha fatto altro che minare le possibilità di salvataggio in mare da parte delle ONG,  definendo i porti di accoglienza sempre più distanti dal canale di Sicilia.
Alcuni parlamentari di maggioranza parlano di possibilità di informare chi è su queste imbarcazioni con telefonate, si mescola le tipologie di migranti facendo di tutto un erba e un fascio ….
Questi erano profughi di guerra e il sistema di accoglienza è disciplinato dal DLGS 142/2015 adottato in attuazione alle direttive europee 2913/32/EU e 2013/33/Eu e il diritto di asilo è tra i diritti fondamentali dell’uomo come il riconoscimento dello status di rifugiato
Per questo dobbiamo mobilitarci tutti perché questi drammi non avvengano più e per farlo dobbiamo tutti dire chiaro al Governo che questi atteggiamenti, questi metodi inumani non li potranno compiere mai più IN MIO NOME !
Paolo Bonafè

Conferenza stampa presentazione del TerzoPolo di Venezia

IMG-4120

Azione trae ispirazione dallo storico Partito d’Azione, da cui il nome deriva, individuando infatti i propri riferimenti ideali nelle tesi di Carlo Rosselli sul socialismo liberale, nel liberalismo sociale di Piero Gobetti e nel popolarismo di Don Luigi Sturzo.

 

Azione si prefigge di creare con Italia Viva un fronte riformista che abbia come centro valoriale la difesa della democrazia liberale in netto posizionamento anti-sovranista e anti-populista.

 

I sovranisti e populisti sono cresciuti anche perché hanno saputo fare politica, mantenendo un dialogo e un confronto con la propria base.

Sono andati a prendersi i voti sul territorio, elaborando e presentando un nuovo, seppur assolutamente non  condivisibile, pensiero politico.

Mentre Popolari, socialdemocratici, liberali e verdi sono rimasti a barcamenarsi tra incoerenza e impotenza.

Vecchi, polverosi, intimiditi e senza mai un guizzo. L’arrocco perpetuo ha finito per sottometterli a populisti e sovranisti.

 

Vediamo anche qui a Venezia che alle politiche di settembre 2022 chi ha voluto rappresentare il centro moderato, nello schieramento di destra, è stato schiacciato, tanto che a Venezia comune, Forza Italia e Noi Moderati, insieme non hanno preso i voti del Terzo Polo che si è assestato su un 8,4%

 

Con Italia Viva, vogliamo aprire il cantiere del Centro riformista già da marzo, invitando liberali, +Europa e i popolari del Pd, ma anche i moderati dell’altro schieramento,  per  dare a questo Paese un grande partito liberal democratico che sfondi alle europee

 

Ma bisogna andare «a prendere i voti, radicandosi sui territori e proponendo soluzioni concrete»

 

In questa ottica, già dopo il nostro congresso comunale di Azione di aprile 2022 abbiamo avviato fin da subito la costituzione di tavoli tematici quale luogo di elaborazione programmatica e di analisi dei temi caldi che interessano la città e la gronda lagunare.

 

E dopo che ad ottobre abbiamo creato il coordinamento di Azione e Italia Viva nel comune di Venezia ( formato da sei componenti di Azione: Bonafè Paolo, Cecilia Tonon, Mauro Memo, Anna Paola Klinger, Leda Costantini e Lorenzo Colovini e sei di Italia Viva: Donatella Schiuma, Franco Vianello Moro, Ruggero Moschetta, Teresa Dini, Elena Grimaldo e Chiara Grego);   abbiamo focalizzato la nostra azione congiunta, come Terzo Polo su quattro di questi che sono :

 

Turismo – Coordinatori Anna Paola Klinger e Franco Vianello Moro;

Residenzialità – Coordinatori Elena Grimaldo e Leda Costantini;

Infrastrutture e mobilità – Coordinatori Donatella Schiuma e Paolo Bonafè

Degrado e sicurezza – Coordinatori Teresa Dini e Mauro Memo

 

Tutte problematiche cruciali per questo nostro territorio e la cronaca quotidiana lo dimostra

 

 

Oggi proprio il tema Degrado e sicurezza è quanto mai attuale vista la marcia dei comitati alla quale anche noi  parteciperemo,  senza esibizione del simbolo del Partito, nel rispetto della pluralità e delle richieste fatte dagli stessi comitati

 

Questo nostro lavoro ha prodotto un primo canovaccio di programma politico ed appunto per questo ci presentiamo oggi alla stampa e quindi alla cittadinanza e che a spot vi verrà poi presentato dai vari coordinatori

 

L’obiettivo è dapprima  dare vita agli Stati generali ( partiremo dal tema turismo) per poi arrivare alla costituzione di un programma di governo per la città per i prossimi 20 anni e alla creazione con chi vorrà fare con noi questo nostro cammino, creando un governo (giunta) ombra ed alternativo a quello attuale che governerà fino al 2025 la città, che funga da pungolo e stimolo alla azione di governo.

 

Ribadisco, il nostro non è un approccio ideologico ma pragmatico e costruttivo, non vogliamo esprimere solo opposizione, ma anche collaborare qualora ritenessimo alcuni progetti utili per la città.

Non possiamo però non esprimere la nostra preoccupazione per un deficit di democrazia che caratterizza i processi partecipativi   nella nostra città, la mancanza di una opposizione al governo della stessa, che dia voce al malcontento e allo sconforto che serpeggia fra i cittadini e le categorie economiche, che da anni non trovano risposte nell’Amministrazione.

Sono trent’anni che si vota contro qualcuno piuttosto che per qualcosa, destra contro sinistra, questo disamora i cittadini / elettori che vanno a votare senza convinzione, rimanendo poi scontenti della scelta compiuta ( altrimenti non si spiegherebbe la fluidità del voto a cui ci hanno abituato gli elettori negli ultimi 20 anni )

 

L’astensione del 60 % degli aventi diritto al voto è allarmante per una democrazia compiuta come la nostra

 

Ecco per questo è ancora più urgente la creazione di un centro riformista.

 

Entro settembre questo partito sarà costruito e correrà veloce. Con l’obiettivo di «arrivare al 20 per cento andandosi a prendere i voti, radicandosi sui territori e proponendo soluzioni concrete».

 

Noi ci crediamo e per questo siamo qui, donne ed uomini, provenienti da comunità politiche di origine, anche molto diverse tra loro, ma uniti ora dal senso di responsabilità per il Paese, desiderosi di creare una nuova comunità riformista, popolare e liberale.  Vogliamo che Azione possa diventare punto di riferimento, spazio democratico di confronto e proposta che possa dar casa ai tanti cittadini che oggi hanno rinunciato a partecipare alla vita politica del Paese.

 

Paolo Bonafé

Segretario comunale Azione Venezia IMG-4120