Dopo la clamorosa ed inattesa sconfitta di Padova e al risultato elettorale delle amministrative dopo i ballottaggi, il Partito Democratico Veneto ha avviato, al proprio interno e a tutti i livelli, una profonda analisi rispetto alla situazione a partire dai dati, anche contraddittori, che hanno caratterizzato la competizione europea e le elezioni amministrative.
Questa analisi critica è resa ancora più urgente dalla vicenda veneziana.
Per quanto concerne lo scandalo Mose, dalle indagini che interessano alcuni esponenti del PD, emerge che le accuse a loro ascritte riguardano finanziamenti illeciti a loro versati e non dichiarati. Accuse di ben altro tenore rispetto a quelle che interessano invece esponenti di altri partiti, i quali sembra abbiano percepito finanziamneti illeciti in modo costante per condizionarli nella loro funzione pubblica.
Chiaramente si deve rispettare l’azione della Magistratura e per tutti deve valere la presunzione di innocenza; dato però che il Partito Democratico pone particolare attenzione alla questione etica, tutti noi esigiamo che mai più iscritti o dirigenti del PD mettano in simile situazione di imbarazzo e disorientamento i militanti e i milioni di simpatizzanti.
Dobbiamo ricostruire condizioni forti, perché la fiducia e il consenso che abbiamo saputo costruire intorno alla nostra proposta politica, non vadano bruciati a causa del comportamento irresponsabile di pochi.
Oltre all’approvazione di documenti che, stigmatizzando quanto è accaduto a Venezia, ribadiscono la centralità dei principi di trasparenza, autonomia, sobrietà,, è necessario avviare una concreta azione rinnovatrice, coerente con le direttrici politiche ed operative di Matteo Renzi.
Dobbiamo dare spazio, a tutti i livelli territoriali, ad una nuova classe dirigente che non abbia compromissioni con stili e pratiche non più accettabili, a fronte della richiesta di legalità e trasparenza che il Paese pone.
Così deve avvenire anche in questo territorio dove, da troppi anni, lo scenario del potere è occupato dagli stessi protagonisti..
Dobbiamo essere capaci di agire questo forte rinnovamento per ritornare ad essere credibili per i cittadini di questo territorio; dobbiamo chiedere a tutti coloro che sono coinvolti nelle indagini di farsi da parte nel rispetto dei militanti e dei milioni di italiani che ci hanno consegnato, attraverso il consenso elettorale, la loro speranza di rinnovamento e cambiamento, anche perchè quello che accade a Venezia non rimane circoscritto a questa città, ma le vicende cittadine diventano presto argomento di discussione nazionale e mondiale, come facilmente dimostrabile consultando in questi giorni i mass-media
Paolo Bonafe
Componente Direzione Comunale Venezia.