Una delle priorità della nuova Amministrazione Comunale sarà quella di un progetto di mobilità cittadina, in grado di tenere insieme la città d’acqua e la città di terraferma, attraverso un sistema efficiente ed articolato di interscambio ferro/gomma/acqua. La scorsa consigliatura ha approvato il Piano urbano della mobilità, che ha permesso di fotografare l’andamento dei flussi, utile a formulare proposte di migliore mobilità tra Mestre e Venezia, attraverso il Tram, il sistema di trasporto acqueo e il progetto di Sublagunare. Ritengo che questo quadro progettuale debba anche prevedere, nella logica di valorizzazione della via d’acqua e di diversificazione dei flussi con una politica di rivitalizzazione e di rilancio dei terminals.
Da anni insisto nel proporre alcune soluzioni legate allo sviluppo dei terminal attuali e di alcuni terminal da realizzare.
Alcuni di questi, come quello di Treporti e di Tessera sono stati realizzati o sono in via di ultimazione, ve ne sono poi alcuni, come quelli di San Giuliano che è stato troppo frettolosamente soppiantato durante la giunta Costa, quasi fosse alternativo al parco.
Personalmente ritengo che si debba innanzitutto creare un percorso alternativo per coloro che da Mestre si recano a Venezia ed in quest’ ottica il terminal di San Giuliano e quello dei Pili (da realizzare) servirebbero – sull’asse Mestre-Venezia – a decongestionare il Ponte della Libertà e piazzale Roma, attraverso due linee circolari: la prima da San Giuliano/Fondamente Nuove/Lido/Tronchetto/Pili e la seconda dai Pili/Tronchetto/Zattere/Lido/ Fondamente Nuove/San Giuliano.
A queste due nuove linee circolari se ne dovrebbe aggiungere una terza che è poi il potenziamento e l’ allungamento della linea LN (Punta Sabbioni-Venezia) con la creazione di una linea circolare che interessi le fermate di Lido/ S.Elena/ Giardini/ Pietà/ S.Marco-Giardini Reali / Zattere / S. Basilio – S. Marta ( se in prospettiva arriverà il TRAM) /Tronchetto.
Queste proposta permetterebbero la soppressione delle attuali linee 51 e 52, mentre ritengo che debbano essere mantenute le linee dirette 61/62 e 41/42, rendendole maggiormente dirette (alleggerendo il percorso di quelle fermate già servite dalle tre linee circolari precedentemente citate).
La linea 1 e la linea 2 dovrebbero rimanere come sono attualmente perchè servono le fermate lungo il Canal Grande utilizzate dalla stragrande maggioranza dei residenti della città storica.
Il terminal degli autobus di linea e turistici dovrebbe essere spostato al Tronchetto, in prossimità della stazione del People Mover che servirebbe per trasportare i residenti e turisti a P.le Roma, decongestionando questo terminal dal traffico, dando la possibilità all’amministrazione comunale di poter intervenire per migliorare questa porta di accesso alla città storica grazie a modifiche urbanistiche e di ‘arredo urbano.
Altro Terminal da sviluppare sarebbe quello di Cà Noghera, con un collegamento diretto con mezzi veloci da e per Burano, per rispondere alla richiesta che da anni pongono i cittadini dell’isola.
Questa mia proposta complessiva di riordino dei collegamenti marittimi prevede, infine, la creazione di due linee di ferry boat.
Una che colleghi il Terminal di Cà Roman con quello di Chioggia e un’altra che colleghi il terminal (da realizzare) di Giare di Mira con quello esistente degli Alberoni, aprendo così due nuove direttrici: la prima da Pellestrina verso Chioggia e la seconda da Lido-Alberoni verso la SS Romea, mediante il canale S. Leonardo.
Il potenziamento dei terminal potrebbe anche riaprire, sempre nella prospettiva di alleggerimento del traffico sulle strade, l’ipotesi di creare collegamenti veloci a mezzo hovercraft. Da studi fatti le due linee realizzabili solo la Chioggia-Fusina e la Jesolo (P.to Vecchio)-S.Nicolò di Lido con proseguimento “in dislocamento” fino alle banchine portuali di S.Basilio.
Come si può notare, da queste mie proposte. è possibile una diversa ed articolata pianificazione del trasporto acqueo, l’importante è che venga inserita nel quadro di uno sviluppo più ampio delle aree lagunari (waterfront di Portomarghera, Quadrante di Tessera) così da contribuire a disegnare il futuro della nostra complessa città, affidandole, in tale sfida, il ruolo strategico di protagonista.
Paolo Bonafè
Presidente Associazione Laboratorio Venezia