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Basta morti sul lavoro, necessita coltivare la cultura della sicurezza e rinforzare le strutture di controllo

Purtroppo, un altro caso di tragedia sul lavoro è accaduto anche ieri. Fermo restando che le indagini appureranno le responsabilità, al momento non valutabili, resta il fatto che, purtroppo questo è l’ennesimo caso di tanti da inizio anno.

Per me, che faccio politica, ma che sono anche un professionista della sicurezza, come RSPP e Formatore, quello che avviene è un fallimento doppio, dato che anche la politica ha le sue colpe.

La sicurezza nei luoghi di lavoro è normata dal Testo Unico sulla sicurezza – Dlgs 81/2008 e da altre norme tecniche, che il legislatore ha emanato nel tempo in forma di decreti legislativi e Decreti Ministeriali.  Quindi le norme ci sono, è la loro applicazione e la valutazione dei rischi, diretti ed indiretti, che poi ne determina l’efficacia.

Quindi necessita operare su due livelli:

Il primo è quello di “inculcare” la cultura della sicurezza, a partire dai Datori di Lavoro e poi nei dipendenti. Si intende per cultura della sicurezza, la modalità con cui le problematiche relative alla sicurezza vengono affrontate nel luogo di lavoro, ovvero “gli atteggiamenti, le convinzioni, le percezioni e i valori condivisi dai lavoratori in relazione alla sicurezza”. In altri termini, il modo in cui ogni organizzazione fa sicurezza. La cultura della sicurezza di un determinato contesto può essere valutata in termini di maturità, basandosi su come vengono gestiti e si affrontano gli incidenti, quando si verificano e i Near Miss, ovvero i mancati incidenti che però sono campanelli d’allarme. Per fare questo si parte dalla organizzazione interna dei preposti e responsabili alla sicurezza e si finisce con una organizzazione del lavoro ottimale, con figure chiare in aziende che investono risorse economiche e monitorizzino con i propri preposti i processi di lavoro, gli errori e le violazioni commessi dai diretti responsabili per negligenza, imprudenza e sventatezza.

Il secondo è quello dei controlli da parte degli organi di vigilanza. perché i controlli siano effettuati e le norme siano rispettate. E qui interviene la politica, ovvero le azioni degli organi dello stato e degli enti locali nella loro funzione di controllo del territorio. Si deve quindi sopperire con nuove risorse alla cronica mancanza di personale e quindi intervenire verso le forze istituzionali chiamate a garantire il rispetto della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, in primo luogo le ASL, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, dotandoli di risorse economiche, risorse umane e di mezzi idonei per la loro funzione di prevenzione.

Con queste due azioni combinate molti degli incidenti accorsi si potevano evitare ed evitarsi in futuro di nuovi

Paolo Bonafe’ Segretario Comunale Azione Venezia e vicesegretario Metropolitano

Perché a Venezia può nascere una Cittadella del Cinema

Venezia è una delle città più amate dal mondo del cinema, Venezia è il cinema. La storia di quest’arte è passata per la nostra Città con grandi interpreti e film. Ma Venezia può e deve essere anche sede produttiva, ben di più che mera location. Può far crescere e attrarre talenti e professionisti del settore.  In questi giorni il Lido si sta attrezzando  per la chermesse di settembre,  che la vedrà ergersi alle cronache mondiali,  ma riteniamo che Venezia possa ambire a qualcosa di più e diventare la capitale del Cinema italiano, o almeno esserlo alla pari di Roma. “Stiamo assistendo in Veneto ad una straordinaria vivacità culturale che investe ora anche il cinema, innamorato della peculiarità del nostro territorio. Sempre più produzioni nazionali e internazionali decidono di girare i loro film qui da noi, attratte da quell’eccezionale mistura tra arte, storia, cultura, paesaggi e eccellenze eno-gastronomiche che hanno fatto del Veneto la regione più visitata d’Italia. La Veneto Film Commission, fondazione regionale che supporta lo scouting di chi voglia girare in Veneto, registra un’attività in crescita con ricadute notevoli sul territorio, dimostrando come la cinematografia sia anche volano di sviluppo economico”. Queste sono le parole del Presidente Zaia in una sua recente intervista di maggio 2023.

Come Azione Venezia sposiamo la proposta che proviene da molti operatori del settore e rilanciata dall’associazione  di categoria più rappresentativa del settore in Veneto, ovvero CNA cinema e audiovisivo, di costruzione di una Cittadella del Cinema, che parta dalla iniziativa degli enti locali più prossimi, Comune di Venezia e Regione Veneto,  insieme alle associazioni di categoria, e che veda in Porto Marghera la sua sede ideale,  per via della sua posizione strategica, della sua disponibilità di spazi e del suo necessario e urgente rilancio.

Un progetto serio e concreto che metta insieme studi di posa, centri noleggi audio e video, studi di post produzione ed effettistica, centri di produzione e di logistica, atelier di costumi e scenografie, casting e uffici di distribuzione, in cui le nostre aziende possano ampliare la propria offerta in maniera sinergica e in cui si possa fare formazione delle nuove leve di tecnici.

Con il Casanova, nel 2004 era già stato tentato un percorso simile, legato in particolare alla produzione. Purtroppo però quel percorso non ha avuto seguito e si è persa una grande occasione, anche di reinventarsi un’area vasta che ne ha così tanto bisogno, come Porto Marghera.

Luoghi vivi, da rendere attrattivi anche per i professionisti del settore di tutto il mondo, a partire da quelli del Nord Est. Una potenziale sede ad hoc di Cinecittà o una sede distaccata del Centro Sperimentale di Cinematografia, come già ce ne sono in Sicilia, in Piemonte, in Abruzzo, in Lombardia. Uno sportello Media di Europa Creativa, il fondo della Commissione Europea che gestisce ed eroga i fondi per la cultura e che offre corsi di formazione nelle sedi che già sono attive in Italia, tra cui Roma, Bari e Torino.

Non servirebbe a granché un piano mastodontico, unicamente ancorato alle finanze pubbliche, sarebbe utile invece fare perno sugli investimenti che in questi anni partiranno con il PNRR,  per attrarre e compattare ulteriori investimenti privati, fornendo servizi, infrastrutture, una strategia e una guida.

Lo ha fatto, con buoni risultati, Torino, che per noi può essere un esempio. A Venezia possiamo farlo ancora più in grande, ancora meglio. Con una prospettiva e una dimensione europea, internazionale. Collaborando con Biennale, che ospita programmi di altissima formazione quali Biennale College. Con un partner fondamentale che deve essere la Veneto Film Commission, da poco più di un anno operativa e che deve e può essere un attore centrale nella crescita del cinema veneto e del Nord Est.

Venezia ha bisogno di progetti innovativi e di stare al passo con i tempi. Come punto di riferimento per il Triveneto tutto, si può contribuire ad attrarre nuovi progetti, nuovi film e produzioni di vario genere, anche pubblicitarie e di nuovi media. Si possono creare posti di lavoro qualificati e unire gli sforzi dei nostri imprenditori, che senza una guida politica tendono a frammentarsi e di conseguenza essere meno forti quando si confrontano con altre regioni e con l’estero. Si può essere catalizzatori di ulteriori fondi europei dedicati nel medio e lungo periodo.

L’occasione offerta dai fondi PNRR è unica e non tornerà più, per cui diventa urgente un progetto che faccia crescere in modo sano e sostenibile tutto il sistema dell’audiovisivo veneto. Andiamo oltre le piccole beghe tra competitors, andiamo oltre una visione campanilistica e poco lungimirante, riprendiamo l’idea della Cittadella del Cinema, ferma da anni nei cassetti degli uffici e rendiamola, finalmente, una proposta concreta.

Venezio 26/07/2023

Antonella Garro – Segretaria Metropolitana Azione Venezia

Paolo Bonafè – Segretario Comunale Azione Venezia

proposta di Legge per l’introduzione del salario minimo legale.

Come Azione depositeremo a breve, insieme alle altre opposizioni, la nostra proposta di Legge per l’introduzione del salario minimo legale.

 

Un provvedimento che riguarda circa 3,5 milioni di lavoratori dipendenti e che prevede:

Un salario minimo a 9 euro l’ora;

L’adeguamento da parte dei sindacati dei rispettivi contratti nazionali entro novembre 2024;

l’istituzione in Legge di bilancio di un fondo per aiutare le imprese a rispettare i nuovi livelli di retribuzione;

l’introduzione di una commissione ad hoc che verifichi e monitori l’andamento del salario minimo.

Introdurre questa misura è urgente, soprattutto perché l’inflazione ha colpito duramente i lavoratori poveri, sempre più in difficoltà per l’aumento del costo della vita. Peraltro, con questa proposta ci allineiamo con quanto già succede in altri Paesi europei (Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna…).

 

La proposta di salario minimo rappresenta un segnale significativo per i lavoratori. In Italia, chi è povero è sempre più povero e questo dato cresce in maniera allarmante. Bisogna quindi agire urgentemente per risolvere il problema del lavoro sottopagato. È necessario mettere fine alle condizioni di sfruttamento di cui troppi cittadini italiani sono vittime.

 

E come da sempre facciamo, nello spirito che anima Azione, siamo pronti a condurre questa battaglia con chiunque voglia confrontarsi nel merito ed arrivare a una risposta. Lo facciamo sulla giustizia e sul fisco, lo faremo sul Lavoro e sulle riforme. Se non arriviamo ad affrontare con successo questa emergenza salariale, i lavoratori italiani non reggeranno questo progressivo impoverimento. Chiediamo che il Governo apra subito un confronto con le opposizioni che su questo sono arrivate ad una proposta condivisa.

 

#ItaliaSulSerio

 

Paolo Bonafè, Segretario Comunale Azione Venezia

 

30 giugno 2023

Bisogna “inculcare” la cultura della sicurezza per evitare gli incidenti sula lavoro

2023-06-15 Nuova Venezia - Basta morti sul lavoro

Purtroppo, un altro caso di tragedia sul lavoro è accaduto oggi ad un giovane operaio albanese di Caorle,  che in un cantiere a Castegnato di Brescia è caduto da una altezza di 40 metri, perdendo la vita, sembra a causa della rottura di una cintura/catena di sicurezza. Fermo restando che le indagini appurerano le responsabilità, al momento non valutabili, resta il fatto che, purtroppo questo è l’ennesimo caso di tanti di questo inizio anno 2023.  L’INAIL ci segnala che alla data dello scorso 31 dicembre, gli infortuni denunciati nel 2022 sono stati 697.773, in aumento del 25,7% rispetto al 2021, del 25,9% rispetto al 2020 e dell’8,7% rispetto al 2019. Come fare per bloccare questa immane tragedia?

I cantieri edili rappresentano, oggi, dal punto di vista statistico, la realtà lavorativa in cui è più facile incorrere in eventi accidentali, poiché sono presenti sia rischi legati al luogo di lavoro, sia alle attrezzature utilizzate. La sicurezza nei luoghi di lavoro è normata dal testo unico sulla sicurezza Dlgs 81/2008 e in particolare sul Titolo IV. Quindi le norme ci sono, è la loro applicazione e la valutazione dei rischi, diretti ed indiretti, che poi ne determina l’efficacia.

Riteniamo che una azione da farsi, in primis, sia quella di “inculcare” la  cultura della sicurezza, a partire dai datori di lavoro e poi nei dipendenti. Si intende per cultura della sicurezza, la modalità con cui le problematiche relative alla sicurezza vengono affrontate nel luogo di lavoro. Ovvero “gli atteggiamenti, le convinzioni, le percezioni e i valori condivisi dai lavoratori in relazione alla sicurezza”. In altri termini, il modo in cui ogni organizzazione fa sicurezza.

 La cultura della sicurezza di un determinato contesto può essere valutata in termini di maturità, basandosi su come vengono gestiti e si affrontano gli incidenti, quando si verificano. Si parte dalla organizzazione interna dei preposti e responsabili alla sicurezza e si finisce con una organizzazione del lavoro ottimale, con figure chiare in aziende che investono risorse economiche e monitorizzino con i propri preposti i processi di lavoro, gli errori e le violazioni commessi dai diretti responsabili per negligenza, imprudenza e sventatezza. Poi però necessita operare con gli Organi di vigilanza perché i controlli siano effettuati e le norme siano rispettate. E qui interviene la politica, ovvero le azioni degli organi dello stato e degli enti locali nella loro funzione di controllo del territorio. Si deve quindi sopperire con nuove risorse alla cronica mancanza di personale e quindi intervenire verso le forze istituzionali chiamate a garantire il rispetto della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro,  in primo luogo le ASL, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, dotandoli di risorse economiche, risorse umane e di mezzi idonei per la loro funzione di prevenzione.

Venezia 14/06/2023

Paolo Bonafè Vice segretario Provinciale e Segretario Comunale Azione Venezia

Bisogna “inculcare” la cultura della sicurezza per evitare gli incidenti sul lavoro

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Purtroppo un altro caso di tragedia sul lavoro è accaduto nella nostra provincia, nello specifico a Cona dove un lavoratore di 57 anni è deceduto a seguito delle ustioni causate dall’incendio dei suoi indumenti da lavoro, mentre svolgeva operazioni con la saldatrice. Questo è l’ennesimo caso di tanti di questo inizio anno 2023.  L’INAIL ci segnala che alla data dello scorso 31 dicembre, gli infortuni denunciati nel 2022 sono stati 697.773, in aumento del 25,7% rispetto al 2021, del 25,9% rispetto al 2020 e dell’8,7% rispetto al 2019. Come fare per bloccare questa immane tragedia? In primis si deve “inculcare” la  cultura della sicurezza, a partire dai datori di lavoro e poi nei dipendenti. Si intende per cultura della sicurezza, la modalità con cui le problematiche relative alla sicurezza vengono affrontate nel luogo di lavoro. Ovvero “gli atteggiamenti, le convinzioni, le percezioni e i valori condivisi dai lavoratori in relazione alla sicurezza . In altri termini, il modo in cui ogni organizzazione fa sicurezza. Innanzitutto è importante capire come vengono affrontati nelle piccole e medie aziende i mancati incidenti ( near miss), ovvero quegli eventi accaduti in occasione del lavoro, potenzialmente in grado di generare infortuni o malattie professionali ma che, in quel caso specifico (in quanto notati) non hanno causato alcun danno ai lavoratori.  La cultura della sicurezza di un determinato contesto può essere valutata in termini di maturità, basandosi su come vengono gestiti e si affrontano gli incidenti, quando si verificano. Si parte dalla organizzazione interna dei preposti e responsabili alla sicurezza e si finisce con una organizzazione del lavoro ottimale, con figure chiare in aziende che investono risorse economiche e monitorizzino con i propri preposti i processi di lavoro, gli errori e le violazioni commessi dai diretti responsabili per negligenza, imprudenza e sventatezza. Gli effetti delle carenze latenti possono rimanere nascosti molto a lungo, finché non si associano a disfunzioni attive e danno luogo a un infortunio. Comunemente, la prima reazione quando un errore si trasforma in un infortunio è quella di accusare e punire la persona immediatamente responsabile, questo approccio finisce paradossalmente per peggiorare e compromettere in misura significativa la sicurezza dell’organizzazione. Reazioni di questo tipo presuppongono che l’errore sia dipeso solo dal diretto interessato e che sia ascrivibile a incompetenza, inesperienza e mancanza di impegno. Si distoglie l’attenzione dalla ricerca delle migliorie sistematiche che potrebbero ridurre l’incidenza di futuri errori. Inoltre, è probabile che accusare e punire coloro che commettono errori crei una cultura che scoraggia la comunicazione dei problemi. Quindi gli Organi di vigilanza dovrebbero fare prevenzione e sorvegliare con rigore soprattutto le aziende più piccole perché è li che si innesca il problema legato al Datore di Lavoro, che per ignoranza ( mancanza di una adeguata formazione)  ritiene i costi della sicurezza un problema, cosa che non succede nelle grandi aziende, che  conoscono bene i costi diretti ed indiretti che comportano un fermo lavori per incidenti.  La cultura della sicurezza è quindi formazione ed informazione sulle normative di sicurezza

Paolo Bonafè

RSPP – esperto di sicurezza sul lavoro 

Perché dire si al porto off-shore

2023-04-11 Gazzettino perchè dico si al porto Off shore

Perché dire si al porto Offshore

Come ex manager di società di navigazione e già componente della commissione raccomandatari marittimi sono d’accordo con quanto affermato dal presidente di Assoagenti Michele Gallo oggi sul Gazzettino, perché la politica deve dare risposte, ad una comunità portuale come quella di Venezia, in tempi brevi, perché lo sviluppo dei traffici marittimi si trasforma rapidamente e non attende le lungaggini della burocrazia italiana e soprattutto non possiamo restare in scacco dei soliti soloni del no a prescindere, che purtroppo su Venezia imperversano .
L’economia indotta dai traffici marittimi è di più punti di Pil e lo sviluppo di questa grande area metropolitana è legato anche al suo Porto

Concordo, quindi, che la soluzione al gigantismo navale, che è il frutto dello sviluppo dell’ economia marittima, per Venezia sia il Voops ( Venice Offshore Port System), ovvero riprendere in mano il progetto dell’allora Presidente della Autorità Portuale Paolo Costa ed adattarlo alle nuove esigenze. Visto soprattutto che i fondi del PNRR sono una risorsa alla quale attingere ora o mai più.
Il Porto di Venezia non è soltanto navi da crociera, ma anche tanto altro. È il secondo porto per i container e tra i primi per le merci alla rinfusa . La soluzione Porto Marghera anche per le navi da crociera sta comportando un intasamento tra gli ingressi e le uscite in convoglio nel canale dei petroli e già col traffico odierno è complessa la organizzazione delle entrate ed uscite, soprattutto quando è in funzione il Mose.

Nato come investimento da 2 miliardi per portare le navi portacontainer fuori del porto commerciale, così da supplire al sempre maggiore tonnellaggio e ridurre i tempi di interscambio con i vari Feeder ( navi più piccole che verrebbero caricate rapidamente da grandi gru Paceco), ora può essere visto anche come lo sviluppo del porto crocieristico , visto che già navi da crociera hanno deciso di sostare in rada e portare i passeggeri in città
Il progetto, Costa, lo aveva completato in tutte le sue parti ed era quindi pronto per essere cantierato, poi è cambiato lui e i termini. Ora con il PNRR si può riprendere e spingere per una rapida realizzazione dello stesso

Paolo Bonafé LidoBE076D7F-B496-414A-997A-CE112082C528

L’Italia è una Nazione che alle volte si scorda di essere una penisola con circa 8.000 di costa.

Da tempo, esistono delle priorità che dovranno essere affrontate senza alibi e giustificazioni dal nuovo parlamento e dal nuovo Governo, dando risposte efficienti e immediate al settore portuale marittimo, perché il Paese e il sistema Italia non possono più permettersi di attendere. In primis necessita di una cabina di regia, di uno strumento di ‘Governo’ dell’Economia del Mare, nel suo concetto più allargato, che sia sovraordinato ai singoli Ministeri e che dipenda direttamente dalla Presidenza del Consiglio. Questa non è una priorità, è un’emergenza per un Paese, che sempre di più dipenderà dal mare. Poi il sistema portuale e logistico italiano ha bisogno subito della realizzazione delle nuove infrastrutture, per adeguarlo alle sfide della competitività che questo Paese e i nostri imprenditori devono quotidianamente affrontare, puntando sulle infrastrutture di accesso ai porti (ponti, strade, viadotti, tunnel) e in opere marittime come il dragaggio dei canali. Il dragaggio è una procedura standard per i maggiori porti europei una routine attenta alle problematiche ambientali, ma pur sempre una routine. In Italia è un incubo. Il nuovo Governo dovrà puntare anche sullo snellimento delle procedure.  La semplificazione normativa non è più procrastinabile. A fronte di una semplificazione normativa giusta ed efficace, per esempio, la figura dell’agente raccomandatario marittimo, assume una posizione fondamentale per la tutela degli interessi statali, rispetto delle normative e garanzia dei terzi, a tale scopo il rinnovo della legge professionale deve imboccare una rotta prioritaria. Ultimo, ma non ultimo, Il nostro Paese deve imprimere senza esitazioni un impulso ai processi di digitalizzazione, a partire proprio dalla digitalizzazione della logistica e dalla interoperabilità dei sistemi cosiddetti PCS (Port Community Systems) in una visione sempre più integrata ed europea, esattamente come si sta facendo con ottimi risultati con il PMIS (Port Management Information System) e la futura EMSWe (European Maritime Single Window environment). Nel processo di digitalizzazione non deve essere assolutamente trascurata l’importanza della sicurezza dei sistemi informativi (Cyber Security), annoverata purtroppo tra i principali rischi per le catene del valore a livello mondiale. Come Azione Venezia cercheremo di essere al fianco di questi operatori e professionisti e faremo la nostra pressione politica,  verso i nostri parlamentari e verso il nuovo Governo che verrà,  perché l’economia non ha colore politico ma solo valenza economica.

Paolo Bonafè

Segretario Comunale Azione Venezia

VEMARS – UNA SCUOLA DI FORMAZIONE MARITTIMA CHE NON PUO’ CHIUDERE

Venezia, città vocata al mare, Repubblica Marinara di cui ci accorgiamo solo una volta all’anno al momento del Palio, si sta impoverendo ulteriormente di una sua scuola di élite.

Sono venuto a conoscenza che i consorziati del CDA Vemars hanno messo in liquidazione questa scuola, che ha erogato in questi ultimi trent’anni,  sia i necessari corsi propedeutici all’imbarco ai diplomati nautici veneziani, sia tantissimi altri corsi di formazione per il conseguimento e il mantenimento dei titoli marittimi,  a migliaia di  ufficiali della marina mercantile italiane. 

Dispiace che questa chiusura sia determinata da questioni economiche dovute, prima dalla situazione pandemica e ora dalla mancata erogazione dei contributi annuali che il Fondo Nazionale Marittimi versa ai Centri di Formazione per il personale navigante. Questa e’ una struttura Autorizzata dal Ministero e quindi non dovrebbe essere comunque così semplice chiuderla perchè dovrebbe essere fatta una comunicazione al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e alla Direzione Generale per la Vigilanza sulla Autorità di Sistema.

Inoltre l’Armamento nazionale ha recentemente segnalato una criticità nell’imbarcare marittimi per carenza nelle sezioni coperta e di macchina e che nell’Area del Nord Est questa di VEMARS,  è una delle poche realtà adibite ad effettuare formazione per marittimi.

Non penso poi che tale comnunicazione se inviata agli organi competenti non diventi subito materia di AUDIT da parte di EMSA e della Direzione Generale del MIT

Personalmente ritengo veramente assurdo che gli organi preposti alla amministrazione del Sistema Portuale e di questa città (anche la neonata Fondazione Venezia) non trovino tra le pieghe del PNRR i fondi disponibili per la formazione professionale degli addetti di un settore, la marineria, che per Venezia e per l’intera penisola italiana,  dovrebbe essere una attività primaria. 

Inoltre questa scuola ha a disposizione, grazie al suo direttore Comandante Faraguna, un simulatore ed attrezzature di navigazione uniche in italia, almeno per quanto concerne la dorsale Adriatica. 

Ricordo inoltre che questa scuola erogava i corsi obbligatori, stabiliti dalla Convenzione STCW e dalle normative internazionali, in tema di sicurezza della navigazione e questa decisione creerà molti disagi al personale navigante dell’intera area lagunare e del Nord Est Adriatico. 

Va sottolineato che la formazione rappresenta un fattore di importanza basilare per la sicurezza delle persone imbarcate e per la protezione dell’ambiente marino. Va ricordato che, dai risultati delle analisi degli incidenti navali, il fattore umano rappresenta la causa principale di tali eventi.

Io confido che, con questo appello e sensibilizzazione della pubblica opinione, vi sia da parte dell’ Amministrazione Comunale / Metropolitana e della  Autorità portuale, una presa in carico immediata della situazione,  intervenendo sia sui costi di affitto della sede, situata all’ interno dell’area portuale, sia per finanziare l’avviamento dei corsi  previsti. 

La scuola si trova in una situazione di fallout per i costi, non per la mancanza di domanda, da parte dei potenziali fruitori, pertanto il contributo di aiuto delle amministrazioni, sarebbe solo temporaneo, poiché con il riavvio delle attività la scuola ritornerebbe ad auto sostenersi.

Quindi ancora più  sciocco sarebbe perdere questo patrimonio di conoscenza e competenze .

Come ex ufficiale di marina ritengo un grave errore questa miopia politica veneziana,  che nel  2004 ha già visto la perdita dell’Adriatica di navigazione , società di navigazione di preminente interesse nazionale ( operazione umanitaria in  Libano ed Albania) e portava il simbolo del leone alato sui mari

Miopia politica sarebbe quella di perdere la nostra vocazione marinara e quindi auspico con questo appello ad un sussulto di orgoglio e di un impegno della intera comunità portuale e della Amministrazione della Città Metropolitana, per far desistere il CDA  di VEMARS a mollare, non solo dando un contributo alla salvezza di questa scuola, ma anche condividendone la mission . 

Paolo Bonafé 

Segretario Comunale Azione Venezia ed Ex ufficiale di Marina

La leadership futura non potrà prescindere dal benessere delle persone

saleute e benessere sul lavoro

Dopo gli sconvolgimenti causati dalla crisi del COVID-19, le aziende stanno cercando di riprendersi e, cosa più importante, di prepararsi ed organizzarsi per il futuro.

Il 2020 ha fatto rimettere in discussione le tradizionali premesse su cui si fondano l’operatività delle aziende e la vita delle persone. Le aziende si sono rese conto della fragilità della loro rete fornitori, della loro vulnerabilità ai mercati e delle nuove esigenze dei clienti. Nell’adattarsi a questa nuova realtà, molte di esse si sono orientate al cambiamento delle loro metodologie commerciali. La tecnologia poi ha avuto un avvento su tutto ciò che è commerciale, basti pensare agli acquisti on line, che sono aumentati a dismisura, o allo stesso smart working.

È ormai palese che non esiste leadership senza leadership tecnologica. La recente rapida accelerazione digitale ha fatto della tecnologia la base della leadership globale.

Le aziende hanno anche appreso che leader non aspettano la “nuova normalità” ma la creano. I profondi cambiamenti richiedono un progetto coraggioso e un ruolo di primo piano per la tecnologia. Non si tratta solo di far ripartire il business ma di sfidare le convenzioni ed elaborare una nuova visione per il futuro.

In questo futuro, le aziende sono in grado di generare un significativo impatto sul mondo; il successo finanziario costituirà solo un aspetto della leadership. È un’occasione unica per ricostruire un mondo migliore di quello pre-pandemia. Ciò significa ampliare la definizione di valore, includendovi anche il benessere delle persone, l’impatto sull’ambiente, una maggiore inclusività e altro ancora.

All’orizzonte si profila un futuro diverso da quello che il mondo si aspettava. Mentre tale futuro prende forma, non ci sarà spazio per chi resta ancorato al passato. Meglio essere spettatori o protagonisti del cambiamento? Le persone sono pronte per qualcosa di nuovo ed è arrivato il momento che le aziende si adeguino. Let there be change.

Paolo Bonafè

Lido di Venezia

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curriculum vitae

BONAFE’ PAOLO

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Esperienze lavorative e professionali

Delegato alla Sicurezza e Responsabile acquisti Industria Nautica Venezia – IN.NA.VE SPA – Venezia, Ve (DAL 02/2018 AD OGGI )

  1. Responsabile Sicurezza ed Ambiente, Dirigente alla Sicurezza (formazione Punto Confindustria – corso di 24 ore). In tale veste:
    • Garantisco la corretta applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro sulle procedure e regole aziendali ( D.lgs 81/2008);
    • Gestisco le attività di informazione e formazione del personale, nonché nella gestione e supervisione dei dispositivi di protezione individuali DPI;
    • Provvedo alla organizzazione di prove di evacuazione e al monitoraggio dei fabbisogni di documentazione, Cartellonistica e dotazioni di protezione collettiva; Provvedo all’Attuazione dei protocolli di prevenzione diffusione COVID-19.
    • Provvedo alla Gestione e al monitoraggio dei piani di adeguamento e miglioramento sulla Sicurezza;
    • Presidio gli aspetti tecnici e normativi sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
    • Partecipo alle riunioni periodiche e alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro con gli OdV;
    • Monitorizzo ed individuo i fattori di rischio, provvedo alla valutazione rischi con il DL, RSSP e MD ed Insieme provvediamo alla individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa in base alla conoscenza dell’organizzazione aziendale, Elaboro misure preventive e protettive e i relativi sistemi di controllo,
  2. Responsabile Approvvigionamenti di una centrale acquisti di gruppo
  3. Consigliere di Amministrazione Delegato Ambiente
  4. Redazione degli ordini / commesse lavori sulle imbarcazioni dei clienti,
  5. Gestione della manutenzione dei macchinari di sollevamento, trasporto e trazione quali: Travel lift, 2 Grù 3 e 10ton, Fork lift, Trattori carrelli e carri semoventi per imbarcazioni e materiale di rizzaggio.
  6. Gestione della manutenzione delle attrezzature da lavoro (macchinari utensili e per le lavorazioni di cantiere)
  7. Specializzazione professionale quale Ispettore per le verifiche periodiche sulle imbarcazioni da diporto ( corso 20 ore ANCCP Agency)

Formatore sulla Sicurezza Istituto di Istruzione Superiore “G.A. REMONDINI” – BASSANO DEL GRAPPA, VI (DAL 02/2021 AL – 03/2021)

  • Formatore in corso di aggiornamento e formazione continua in materia di Sicurezza (come previsto dal D.lgs 81/2008; L. 107/2015 e Accordo Stato/Regioni del 26/01/2012) su FORMAZIONE SULLA SICUREZZA RISCHIO BASSO/MEDIO/ALTO come attività di PCTO al fine della partecipazione di Studenti a Stage. CORSO di 12 ore per la Classe 3T e di 2 ore ( ultimazione) per la classe 4T
  • TOTALI 14 ORE

Formatore corsi sulla Sicurezza Venice Maritime School – Venezia, Ve (DAL 02/2020 AL 02/2020)

  • Formatore in un corso di Aggiornamento e formazione continua in materia di Sicurezza - Corso di addestramento per marittimi designati a svolgere compiti di Security (cod. 000002-SSD-2020) -
  • durata Corso 12 ore -

Responsabile e Technical Naval Superintendent Compagnia Italiana di navigazione – Tirrenia SpA – Venezia, Ravenna, Ancona, Termoli, Catania,Livorno, Ve, Ra, An, Tm, Ct , Li ( DAL 07/2012 AL 02/2018)

  • Technical Naval Superintendent incaricato delle navi della flotta Tirrenia – Compagnia Italiana di navigazione SpA, operanti sul Porto di Livorno, Olbia e Cagliari dal 01/06/2015 al 23/02/2018
  • Technical Naval Superintendent e Responsabile Ufficio Tecnico ed Acquisti della sede di Venezia di Tirrenia di navigazione SpA e poi di Tirrenia – Compagnia Italiana di navigazione SpA, gestendo con n.4 unità professionali e gestendo le navi della flotta che operavano nei porti della Dorsale adriatica di Ravenna, Ancona, Bari, Termoli e di Catania dal 4/2004 al 31/05/2015
  • Responsabile Ufficio Approvvigionamenti e Bunker di Adriatica di navigazione Spa Venezia dal 2/2002 al 04/2004 e prima Ispettore Tecnico e Responsabile Magazzini della stessa società dal 12/1986 al 2/2002

La funzione di Technical Naval Superintendent di un Società di Navigazione, leader nei collegamenti marittimi, consiste nella figura di interfaccia funzionale e direzionale tra la nave, le direzioni aziendali e gli enti di classifica. Le Attività principali sono:

  • Assicurare l’esercizio e la manutenzione dei mezzi navali della società operanti sulla dorsale adriatica, nonché di navi noleggiate all’estero; Indagare, analizzare (troubleshooting) e risolvere i guasti di macchinari a bordo dando supporto al comando nave e alla direzione di macchina;
  • Verificare la corretta compilazione dei registri di sicurezza, ovvero che siano eseguiti regolarmente ispezioni e i controlli nel rispetto delle scadenze e riportate sui registri manutenzione ed ispezione;
  • Preparare e collaborare al buon esito delle visite, ispezioni e prove richieste dal mantenimento delle certificazioni di cui sono in possesso le navi di propria responsabilità;
  • Preparare documenti di analisi sugli incidenti, mancati incidenti, avarie, sinistri, non conformità ed osservazioni , che coinvolgano apparati e strutture delle navi di propria responsabilità;
  • Rispettare il budget per la manutenzione dei mezzi;
  • Assicurare l’espletamento delle attività necessarie per il mantenimento delle certificazioni nave d’intesa con la funzione SIC e TECN;
  • Assicurare l’indicazione delle specifiche delle forniture e prestazioni necessarie per le attività di propria competenza;
  • Pianificare, organizzare e sovraintendere in autonomia e sulla sorta di direttive operative generali impartite dalla Direzione Operativa le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria da applicare alle navi di propria responsabilità nel corso dell’anno;
  • Verificare la perfetta efficienza delle unità di competenza e identificare in collaborazione con il comando nave le aree di miglioramento dal punto di vista della sicurezza e dell’efficienza operativa;
  • Verificare che gli interventi tecnici e manutentivi, commissionato a ditte, professionisti esterni, squadre di manutenzione aziendali o gli equipaggi delle navi sociali, siano eseguiti secondo il capitolato , i regolamenti tecnici applicabili, le disposizioni della DOP, ed alle norme di legge;
  • Presenziare ed offrire assistenza a prove e collaudi;
  • Supervisionare le prove degli impianti di emergenza e sicurezza nave, assicurandosi del buon funzionamento degli impianti ma anche dei locali e dei macchinari; Istruire pratiche per l’ottenimento di permessi, autorizzazioni etc per la realizzazione degli interventi;
  • Presenziare e condurre le visite condotte dalla Amministrazione ed ente tecnico per il rilascio delle certificazione nave;
  • Vigilare sulla corretta applicazione delle norme di sicurezza sul lavoro; Sorvegliare e sovraintendere ai lavori in bacino con l’ausilio del responsabile ufficio tecnico;
  • Vagliare la fattibilità tecnica ed economica degli interventi tecnico‑manutentivi e delle forniture richiesti dai comandi nave;

Coinvolgimento nella redazione e Responsabilità per il mantenimento del budget previsto per le navi di competenza;

Commissario Commissione Raccomandatari Marittimi Camera di Commercio Ravenna e Rimini – Venezia, Ve (DAL 07/2010 AL 07/2015)

Commissario nominato dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti in concerto col Ministro dello sviluppo Economico su indicazione della Federlinea (Federazione Armatori) a componente la commissione istituita presso la Camera di Commercio di Ravenna e Rimini per la Tenuta dell’albo Raccomandatari marittimi e quale commissione di esame per nuovi raccomandatari

Commissario Commissione Raccomandatari Marittimi Camera di Commercio di Venezia e Chioggia – Venezia, Ve ( DAL 07/2006 AL 07/2015)

Commissario nominato dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti in concerto col Ministro dello sviluppo Economico su indicazione della Federlinea (Federazione Armatori) a componente la commissione istituita presso la Camera di Commercio di Venezia e Chioggia per la Tenuta dell’albo Raccomandatari marittimi e quale commissione di esame per nuovi raccomandatari

Vicepresidente – Consigliere di Amministrazione Alilaguna Spa – Venezia, Ve ( DAL 06/2009 AL 06/2014)

  • Consigliere di amministrazione e Vicepresidente
  • Posizionamento degli obiettivi organizzativi in linea con la mission aziendale, favorendo in questo modo la crescita del fatturato, del profitto e del business attraverso lo sviluppo di strategie di collaborazione.

Consigliere di amministrazione A.C.T.V. SPA – Venezia, Ve ( DAL 12/2005 AL 06/2013)

  • Consigliere di amministrazione
  • Sviluppo e implementazione di nuove strategie e politiche aziendali in collaborazione con la dirigenza allo scopo di identificare e perseguire obiettivi di business a lungo termine, fornendo così all’azienda una leadership organizzativa solida e sostenibile.
  • Conseguimento di un aumento dei profitti tale da garantire all’azienda la leadership di settore mediante la trasformazione dei piani strategici e l’allineamento degli obiettivi allo scopo di sfruttare a proprio vantaggio l’andamento dinamico del settore.

Consigliere comunale e Presidente Comm. Bilancio Comune di Venezia – Venezia, Ve ( DAL 04/2000 AL 04/2005)

  • Consigliere Comunale – Presidente della Commissione Bilancio, Tributi e Patrimonio

Analisi di priorità e criticità con l’obiettivo di identificare tempestivamente le migliori soluzioni ai problemi prediligendo un approccio cooperativo e pragmatico

 

Ufficiale della marina militare Marina Militare Italiana – La Spezia – Messina, LS + ME ( DAL 04/1985 AL 07/1986)

  • Partecipazione con i mezzi della Marina Militare a missioni di crisi su territorio italiano volte alla protezione delle acque nazionali.
  • Attività di Responsabilità quale Ufficiale di rotta della pianificazione e gestione delle operazioni di pianificazione viaggi, Responsabile Reparto Operativo e Vice responsabile Servizio Telecomunicazioni. Funzioni svolte a bordo della nave Proteo e del coordinamento del personale di bordo, militare e civile.

 

Allievo Ufficiale Adriatica di navigazione Spa – Venezia, Ve ( DAL 06/1984 AL 09/1984)

  • Compilazione delle check list relative allo svolgimento di operazioni di routine e redazione di relazioni tecniche sugli eventuali interventi di riparazione
  • Controllo delle scorte e approvvigionamento di pezzi di ricambio, materiali e componenti di manutenzione.

Responsabilità di guardia in Plancia e di Allievo Commissario

Istruzione e formazione

FORMATORI alla SALUTE e SICUREZZA : SICUREZZA e AMBIENTE

BETAFORMAZIONE – Lugo (Ra), 07/2021

  • Corso di Abilitazione professionale a FORMATORE alla Salute e Sicurezza ( riferimento normativo D.LGS 81/2008 ART. 6, COMMA 8, Lettera M-BIS, Decreto Interministeriale del 6 Marzo 2013, Accordo Stato-Regioni del 7 Luglio 2016)

corso di 24 ore

Iscrizione Albo Professionale di Categoria

R.S.P.P. (art. 32 e 34 Dlgs 81/2008) – ASPP : Sicurezza sul lavoro

FENIMPRESE – BETAIMPRESE – LUGO (Ra), 03/2021

  • Abilitazione professionale a RSPP – Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione ( riferimento normativo D.lgs 81/2008, art. 32 e Art. 34, Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 e Accordo Stato Regioni del 7 Luglio 2016 ) grazie al conseguimento dei seguenti attestati di corso:
  • RSPP Modulo A – corso di 28 ore
  • RSPP ( ASPP) Modulo B ‑ corso di 48 ore – Comune a tutti i settori produttivi
  • RSPP Modulo C ‑ corso di 24 ore ‑ Specializzazione per la sola funzione di RSPP

totale 100 ore di formazione

iscrizione all’Albo dei professionisti del settore

 

ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO : SICUREZZA SUL LAVORO

Safengineering – Martellago Venezia, 03/2021

CORSO DELLA DURATA DI 12 ORE

DAL 15/03/2021 AL 19/03/2021

 

ADDETTO ALLA PREVENZIONE INCENDI RISCHIO MEDIO : SICUREZZA SUL LAVORO

Safengineering – Martellago Venezia, 12/2019

CORSO DELLA DURATA DI 8 ORE

EFFETTUATO IN DATA 12/12/2019

 

FORMAZIONE SPECIFICA SULLA SICUREZZA RISCHIO ALTO : SICUREZZA SUL LAVORO

SAFENGINEERING – Martellago Venezia, 10/2019

CORSO DELL DURATA DI 12 ORE

DAL 15/10/2019 AL 23/10/2019

 

ISPETTORE CERTIFICAZIONE IMBARCAZIONI DIPORTO : SICUREZZA TECNICA E DELLE STRUTTURE

ANCCP CERTIFICATION AGENCY – Livorno, 04/2019

CORSO DI DURATA 20 ORE

DAL 16 AL 19 APRILE 2019

 

FORMAZIONE GENERALE DEI LAVORATORI SULLA SICUREZZA : SICUREZZA SUL LAVORO

SAFENGINEERING – Martellago Venezia, 11/2018

CORSO DALLA DURATA DI 4 ORE

EFFETTUATO IL 28/11/2018

 

FORMAZIONE PER FORMATORE : Sicurezza sul Lavoro

Venice Maritime School – Venezia, 06/2017

  • Corso di Abilitazione professionale a FORMATORE riconosciuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con Decreto 800/2016 del 19/08/2016
  • Totale ore corso 32 (dal 13/06/2017 al 17/06/2017)

VOLONTARIO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA : SICUREZZA E SALUTE

CROCE ROSSA ITALIANA – Livorno, 02/2017

CORSO DALLA DURATA DI 100 ORE

DA OTTOBRE 2016 A FEBBRAIO 2017

 

UFFICIALE MARINA MILITARE – ROTTA E COMUNICAZIONI : Marittimo – Militare

Accademia Navale di Livorno – Livorno, 03/1985

  • Corso 79/AucD per Ufficiali di Complemento della Marina Militare a seguito di partecipazione e superamento di Concorso Nazionale per AUCD
  • Licenziato con il grado di Aspirante Guardiamarina ed imbarcato su nave PROTEO con la qualifica di Ufficiale di Rotta, Capo Reparto Operazioni, Vice capo servizio telecomunicazioni, successivamente promosso Guardiamarina ed abilitato alla Guardia in Plancia.
  • Congedato con note eccellenti dopo aver percorso 10.000 miglia di navigazione a bordo di una nave ausiliaria PROTEO assunta a comando in capo operazioni di dragaggio del mare di Sicilia.
  • Immesso tra gli ufficiali della riserva e nel 1997 promosso a Sottotenente di Vascello (STV) in promozione a Tenente di Vascello (TV) ]

DIPLOMA NAUTICO DI ASPIRANTE AL COMANDO DI NAVI : Nautico – Marittimo

Istituto Tecnico Nautico ” Sebastiano Venier” – Venezia, 07/1983

  • Diploma Nautico conseguito presso l’ Istituto Tecnico Nautico ” S.Venier” di Venezia – indirizzo Capitani con abilitazione ad ” Aspirante al Comando di navi della Marina Mercantile”

Valutazione finale 50/60

 

Obiettivi conseguiti

Competenze sulla Sicurezza NAVALE grazie al conseguimento di titoli a seguito di corsi di formazione previsti dal Dlgs 81/2008 e dalla Convenzione STCW78

  • Competenze sulla Sicurezza del lavoro come previsto dal T.U. D.lgs. 81/2008 grazie ad un percorso formativo che mi ha portato ad acquisire l’abilitazione professionale a RSPP ( Responsabile per il Servizio di Prevenzione e Protezione), grazie agli Attestati formativi Modulo “A” (28 ore), Modulo “B” (48 ore) e Modulo “C” ( 24 ore) per un totale di 100 ore di formazione da marzo a luglio 2021 .
  • Competenze sulla Formazione sulla Sicurezza del lavoro come previsto dal T.U. D.lgs. 81/2008 grazie ad un percorso formativo che mi ha portato ad acquisire l’abilitazione professionale a FORMATORE, grazie agli Attestati formativi DI Formatore per la Sicurezza (24 ore – luglio 2021) e di Formatore Convenzione STCW (64 ore – giugno 2017)
  • Competenze informatiche su Sistema operativa Windows
  • Competenze su programma gestionale/ Software professionale SAP R4.
  • Competenza su programma gestionale/ Software professionale METODO.
  • Competenza su programma gestionale/ Software professionale ESOLVEN
  • Competenze sulla Gestione della posta elettronica e sui web browser (Crome, Explorer, Safari etc.)
  • Competenza su Social Media
  • Competenza su Certificazioni per Verifiche tecniche Imbarcazioni da diporto
  • Competenze su Gestione e Manutenzione Navale
  • Competenze su Gestione Avarie e rapporti con Assicurazioni e Broker
  • Competenze informatiche – Utilizzo di Microsoft Excel per sviluppare fogli elettronici per il monitoraggio dell’inventario.

Competenze informatiche – Utilizzo di Microsoft Word, Excel , Powerpoint, Paint, Adobre Rider per la gestione delle pratiche aziendali

Attività di Formatore

L’obbligo di effettuare formazione in materia di sicurezza è sancito dagli Accordi Stato / Regione del dicembre 2011 che ne definisce la figura.

Tali aspetti sono previsti già dal Dlgs 81/2008 all’art. 6 comma 8, lettera m-bis, dal Decreto interministeriale 6 marzo 2013, dall’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 201632 e dal Decreto Interministeriale del 06/03/2013.

Rientrando come professione, esperienza e mansione lavorativa e come formazione nei sei parametri previsti ho iniziato la mia opera come formatore in corsi sicurezza.

Tale attività, parallela alla mia attuale professione ed eseguita non in modo continuativo, è una attività che mi appassiona molto e che voglio continuare e coltivare nel tempo.

Profilo professionale

  • Quale Responsabile della Sicurezza e dell’Ambiente, quale Consigliere di Amministrazione Delegato all’Ambiente e quale Dirigente alla Sicurezza di Industria Nautica Venezia – IN.NA.VE. SpA gestisco, per il datore di Lavoro, le attività di sorveglianza, prevenzione, protezione e valutazione dei rischi aziendali e della formazione continua del personale e degli approvvigionamenti dei DPI , in accordo con l’RSPP aziendale e il Medico Competente, così come previsto dai vari articoli e commi del T.U. -Dlgs 81/2008. Ho partecipato e coordinato le procedure di Rinnovo del Certificato Prevenzione Incendio ( CPI) quinquennale del Cantiere nel 2019 e di Rinnovo del Certificato di Sicurezza Antincendio Area Distributore Combustibili del Cantiere nel 2020.

 

  • Ho acquisito l’abilitazione professionale di RSPP / ASPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) a seguito del conseguimento delle attestazione dei Corsi di RSPP Modulo “A” + Modulo “B” + Modulo “C” con FENIMPRESE – BETAIMPRESE ( per un totale di 100 ore di corso);

 

  • Ho acquisito l’abilitazione professionale di FORMATORE su Salute e Sicurezza a seguito del conseguimento della attestazione del Corso di FORMAZIONE PER FORMATORI per la Sicurezza con

BETAFORMAZIONE ( 24 ore di corso) . Quale Formatore Ho già tenuto due docenza in due corsi: il primo di 12 ore sulla formazione alla Sicurezza e alla Security sulle navi nel 2020 e il secondo di 14 ore sulla Formazione Generale alla Sicurezza Rischio Alto presso l’Istituto Scolastico Superiore Tecnico G.A. Remondini di Bassano del Grappa per la formazione di studenti agli stage lavorativi.

 

  • Quale Responsabile Approvvigionamenti di Industria Nautica Venezia – IN.NA.VE. SpA sono dedito al miglioramento continuo dei processi di approvvigionamento di beni e servizi a fronte alla rapida evoluzione e trasformazione dei mercati. Ho partecipando al rinnovo delle Concessioni Demaniali Decennali con APV di Venezia delle due Darsene di Cantiere e sto seguendo le procedure di rinnovo della U.A. Autorizzazione Unica Ambientale del Cantiere con relativa nuova progettazione scarichi acque reflue dell’area in cui opera la società. Nella mia attuale posizione lavorativa mi interesso anche di Gestione Commesse Clienti Diportisti e ho affinato la mia competenza tecnica nelle barche da diporto e a vela grazie a un corso di ispettore per la verifica periodica sulle imbarcazioni da diporto e gestisco la manutenzione delle attrezzature di lavoro e degli impianti/macchinari di cantiere quali : Travel Lift, Grù a colonna da 3 e 10 tonn. , Carroponti, Carrelli elevatori e carrelli semoventi.

 

  • Quale Techinical Naval Superintendent, Responsabile Tecnico e Responsabile Approvvigionamenti di: Adriatica di navigazione. SpA,; Tirrenia di navigazione SpA.; Compagnia Italiana di navigazione SpA; ho maturato una trentennale esperienza nella gestione delle manutenzioni navali, nella gestione tecnica ed acquisti . Per queste compagnie ho maturato anche un esperienza all’estero gestendo tre navi noleggiate da Tirrenia alla Compagnia di navigazione spagnola

 

  • Sono un responsabile operativo scrupoloso, che dimostra una leadership efficace in tutti gli aspetti del lavoro.

 

  • Sono un manager affidabile ed entusiasta, dotato di spirito di squadra, con una forte etica nel lavoro e capacità avanzate di soluzione dei problemi complessi e di problem solving

Sono un professionista dei trasporti e della logistica, per essere stato Consigliere di Amministrazione di importanti società impegnate nel trasporto di beni e persone quali ACTV SpA e Alilaguna SpA impegnate nel Trasporto Pubblico di Linea a Venezia, oltre ad essere un esperto nella

gestione dei materiali e nella riconciliazione dell’inventario.

 

Capacità e competenze

IN AMBITO SICUREZZA ED AMBIENTE

  • Conoscenza della normativa sulla sicurezza degli impianti
  • Corsi di formazione sulla sicurezza e sull’igiene
  • Completa formazione sulla sicurezza base, media e rischio alto
  • Conoscenza della Legislazione generale sulla sicurezza e competenza e Conoscenza in materia di normative sulla sicurezza sul lavoro
  • Formazione del personale addetto alla sicurezza
  • Controllo e mantenimento delle conformità alla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Analisi ed individuazione fattori di rischio, valutazione rischi e individuazione misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa in base alla conoscenza dell’organizzazione aziendale, elaborazione di misure preventive e protettive e sistemi di controllo, elaborazione di procedure di sicurezza per le attività aziendali, proposizione di programmi di informazione e formazione lavoratori, partecipazione alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro con RSPP e Medico Competente

IN AMBITO TECNICO ED APPROVVIGIONAMENTI

  • Negoziazione dei contratti
  • Riduzione e contenimento dei costi
  • Gestione del rapporto con i fornitori
  • Capacità organizzative e di pianificazione
  • Comunicazione efficace
  • Predisposizione al lavoro di squadra
  • Leadership
  • Criteri di classificazione dei rifiuti
  • Abilità di ispezione e di controllo
  • Dimestichezza con gli strumenti informatici

 

Lingue

Inglese :                                     B1

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