Ieri in Regione è andato in scena lo sfascio della gestione ATER. 6000 appartamenti vuoti in Veneto, di cui la stragrande maggioranza è non aggiudicabile perché non a norma e sovente in condizioni di degrado. Peggio di tutti fa l’ATER di Venezia (quattro appartamenti vuoti su cinque sono oggi non aggiudicabili). Dati oggettivamente spaventosi.
È una situazione frutto di anni di malgoverno e che ha visto vari responsabili succedersi senza apprezzabili differenze; prova del fatto che il difetto sta nel manico: il sistema non funziona. Sicuramente per inefficienze interne ma anche per motivi oggettivi (per esempio non si può sperare che ATER si mantenga e provveda alla manutenzione del patrimonio con le sole entrate degli affitti che sono spesso pressoché simbolici).
Non abbiamo ricette particolari ma non c’è dubbio che il sistema va riformato profondamente. La politica abitativa dei ceti meno abbienti è un tema qualificante di una società, è un elemento di civiltà in cui si attua il principio di mutua solidarietà tra i cittadini. Non può essere dimenticato e meno che meno essere fonte di clamorose ingiustizie (quanti “abbienti” stanno oggi in appartamenti pubblici pagando affitti ridicoli?). E a Venezia, stante la situazione della residenzialità, la questione è particolarmente vitale.
Antonella Garro, Segretaria Metropolitana di Azione Venezia
Paolo Bonafè, Segretario Comunale di Azione Venezia
1 giugno 2022