Il dibattito infuocato sulla Torre Setten in viale S. Marco vede molte argomentazioni contro la realizzazione del manufatto. La maggior parte delle quali fondate, altre meno. Senza entrare nel merito della questione (del resto complessa e già molto dibattuta), registriamo un importante, ancorché parziale, successo degli oppositori: l’abbassamento di 10 metri (da 70 a 60) dell’altezza dell’edificio. Altezza che impatta fortemente sull’ombra che proietta sulle basse abitazioni dello storico quartiere; ogni metro in più o in meno, comporta ore di illuminazione o di ombra per molti appartamenti. Quindi elemento estremamente tangibile che incide profondamente sulla vita e sul valore delle case di molti cittadini.
Ebbene, è curioso che l’abbassamento NON sia stato indotto da queste concrete considerazioni ma da una raccomandazione UNESCO per ridurre la sua “intervisibilità” ovvero che non “turbi” lo skyline dalla Laguna. Evidentemente più tutelato delle ore di sole di chi abita intorno.
Un piccolo episodio, certamente, ma la dice lunga sulla distanza a volte lunare tra il combinato di leggi che ci governano e le esigenze reali dei cittadini. E dice molto della distanza a volte “lunare” dalla realtà della venerata (da taluni) UNESCO.
Sarà utile che se ne ricordino coloro per cui quello che dice l’UNESCO è oro colato, sempre e comunque.
#ItaliaSulSerio
Paolo Bonafè, Segretario Comunale
Antonella Garro Segretaria Metropolitana