La prima domanda, dirimente, è: riteniamo che l’area metropolitana di Venezia debba aspirare ad avere uno stadio e un palazzetto nuovi? Azione Venezia pensa di sì, perché sono strutture necessarie per chi come noi nutre l’idea di una Venezia “capitale”, un centro di riferimento e con funzioni primarie. Uno status che comprende anche avere squadre cittadine che possano aspirare a competere in categorie alte e che possano essere attrattive di un pubblico che pesca in un’area vasta. Sono peraltro infrastrutture di cui si parla da decenni e di cui tutte le città del circondario sono ampiamente dotate.
A questo punto ci sono due opzioni: o gli impianti li costruisce qualche privato ma in cambio vuole qualcosa oppure lo fa il pubblico senza contropartita con chicchessia.
Riteniamo la seconda opzione quella preferibile perché di altri alberghi e/o centri commerciali proprio non sentiamo il bisogno. Certo, vuol dire 190 milioni a carico del Comune (di cui circa la metà già in cassa). Che, certo, potevano essere spesi per “qualcos’altro”. E ci sarà sempre qualcuno che, legittimamente, pensa che qualcosa sia meglio di qualcos’altro. Tutto, ma proprio tutto, può essere contestato. Una cosa sola non è opinabile: lo stadio e il palasport NON sono giocattoli per pochi decerebrati, non c’entra il panem et circenses. Sono infrastrutture che mancano alla città, di cui da decenni si lamenta la mancanza e che contribuiscono alla competitività della città nel territorio che la circonda. E tutti quelli che oggi dicono no anche a questa iniziativa abbiano almeno il pudore di tacere quando ci lamenteremo del calo degli abitanti, che la nostra città non è attrattiva per competenze qualificate e dinamiche, non si parli più di Centri di Studio internazionali che attraggono funzionari con entrate tali da potersi permettere di vivere in centro storico, non lamentiamoci nemmeno della monocultura turistica perché una città è attrattiva per potenziali nuovi abitanti anche con queste cose.
Quanto all’iniziativa della raccolta firme per “convincere” il Governo a ritirare il contributo di 93 milioni (in sostituzione della stessa somma inizialmente prevista provenire dal PNRR) facciamo notare che siamo l’unica città al mondo dove si contesta il Governo perché elargisce finanziamenti. Basta questo a significare a quali paradossi si giunga con il mantra del NO a tutto.
#ItaliaSulSerio
Antonella Garro, Segretaria Metropolitana
Paolo Bonafè, Segretario Comunale
12 luglio 2023