Dopo le dichiarazioni alla stampa del Sindaco e delle opposizioni, torniamo sul tema turismo e in particolare sulla questione del ticket d’ingresso,
Il turismo – lo ribadiamo – è per noi tema centrale, perché siamo consapevoli che riguarda la più importante risorsa economica del territorio, ma siamo anche consapevoli – e la realtà è sotto gli occhi di tutti – che un carico eccessivo mette in pericolo il bene storico e soprattutto rende invivibile la città, per i residenti ed anche per i visitatori medesimi.
Venezia va preservata, non solo come complesso monumentale o “museo” (così la definisce il sindaco), ma soprattutto, come città viva, tessuto urbano, sociale e antropologico. Abbiamo già detto che stabilire il numero di presenze massime in Città è l’azione principale per regolare il flusso turistico, compreso e, soprattutto, quello giornaliero. Senza una strategia su questo punto, il contributo d’accesso per i giornalieri rischia di essere una mera operazione di cassa, ininfluente ai fini della qualità della vita in città, sia sul versante dei residenti che dei visitatori stessi. Oltretutto comporta mettere in atto un sistema di controllo che rischia di essere inefficiente e sgradevole. Se invece il senso è iniziare una sperimentazione seria e guidata, ben venga, a patto che non sia vissuta come la prenotazione alla visita ad un museo, ma come atto di responsabilità collettiva a tutela della civitas veneziana. Per questo, oltre alla soglia di carico massimo, andranno potenziate tutte le iniziative collaterali a rendere Venezia fruibile al turista (mezzi di trasporto, servizi) e soprattutto per rendere vivibile la città per il residente (e dunque, politiche di territorio e di residenza, per rimanere del tutto esemplificativi)
Paolo Bonafé – Segretario Comunale Azione Venezia
Anna Paola Klinger – Responsabile Turismo Azione Venezia
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