Il clamoroso sbilanciamento tra il numero di domande pervenute per un posto al
garage Comunale e quello che verrà soddisfatto ripropone plasticamente la
realtà di un bisogno di posti macchina per i residenti e per i frequentatori abituali
del centro storico. Come giustamente sottolineato da molti commentatori,
anche la possibilità di tenere l’automobile a Venezia (a prezzi “umani”) è uno dei
tanti elementi che favoriscono la residenzialità a Venezia perché impatta
positivamente sul ‘gap’ rispetto al vivere in terraferma, in termini di comodità e
connessione, di chi sceglie faticosamente di vivere nella città d’acqua.
In un passato anche recente, si sono affacciati vari progetti (in marittima o nella
zona Scalo Fluviale) da parte dell’Autorità Portuale di realizzazione di parcheggi
multipiano. Hanno sempre trovato un muro di diffidenza, sia per il riflesso
pavloviano delle nostre inesauste vestali dell’ambientalismo che vedono
ovunque una “cementificazione selvaggia”, sia perché qualsiasi garage oltre il
Ponte della Libertà è visto come potenziale attrattore di turisti e di traffico sul
ponte stesso (obiezione, questa, più fondata).
Resta il fatto che le circa 1500 domande che non avranno riscontro (senza
contare quelli che non l’hanno presentata perché certi in partenza di non avere
chance) pone un tema politico per gli Amministratori presenti e soprattutto
(aspiranti) futuri: un posto macchina per i veneziani, comodo e a prezzi non di
rapina, è un’esigenza reale e concreta che i cittadini pongono all’attenzione dei
governanti. Ci auguriamo che il ‘grido di dolore’ non resti inascoltato.
Paolo Bonafè – Segretario Comunale