Sui giornali di questi giorni due notizie diverse tra loro ma, come vedremo, accomunate da una caratteristica preziosa.
Un imprenditore coraggioso aprirà una scuola-officina in un supermercato in disuso, che verrà recuperato con risorse private. La scuola formerà giovani meccanici specializzati che troveranno poi facilmente lavoro e copriranno una domanda che, come noto, fatica a essere corrisposta. Le domande di partecipazione sono 200 su 20 posti disponibili. Quindi, un’operazione di incontro tra domanda e offerta di lavoro (che è uno degli aspetti più critici del mercato del lavoro di oggi), il recupero di uno spazio prevenendone dunque il degrado. Con una ciliegina sulla torta: la scuola sorgerà nei pressi di quella famigerata via Giustizia che ha fatto di recente parlare di sé per il degrado che ha portato gli esercenti del posto all’esasperazione.
Poi Nasce Port of Mestre: una “società di pubblica sottoscrizione” formata da cittadini già clienti della darsena Dec dell’ex Hotel Laguna Palace, che si candiderà a rilevare la gestione della darsena stessa all’asta indetta a seguito del fallimento della precedente titolare. Dei privati cittadini che si assumono in prima persona un rischio di impresa per prendere in mani sicure il futuro di un bene collettivo come quella darsena, collegata al Canal Salso, una struttura anche simbolicamente significativa della natura anfibia della Terraferma veneziana e del suo intimo legame con Laguna.
Cos’hanno in comune, queste due notizie? Sono due risposte nate dall’iniziativa privata di cittadini coraggiosi che, rischiando del loro, si pongono proattivamente per costruire un futuro migliore e non si adagiano sulla narrazione, di passivo autocompatimento, di declino quasi inevitabile di questa città. Un altro futuro è possibile, se ci approcciamo alla realtà con buona volontà e spirito imprenditoriale.
Paolo Bonafè – Segretario Comunale
Carlo Pasqualetto – Segretario Regionale e candidato alle Europee
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2 maggio 2024