Notizia freschissima: a Porto Marghera sorgeranno una stazione di rifornimento per gli autobus a idrogeno (che sarà, a tendere, la tecnologia esclusiva per gli autobus di AVM in terraferma, così come l’elettrico è quella ormai massiva per Lido e Pellestrina) e una centrale di produzione di idrogeno tramite elettrolisi con alimentazione da energia rinnovabile (il cosiddetto “idrogeno verde”) per rifornire la stazione stessa.
Si rafforza la svolta green nella mobilità pubblica veneziana e il cosiddetto Hydrogen Park di Marghera, ovvero il complesso di attività orientate all’innovazione e allo sviluppo nel settore delle applicazioni stazionarie dell’idrogeno che si sta affermando come una delle fonti energetiche più promettenti potendo veicolare energia pulita e rinnovabile e quindi, mostrando un potenziale capace di trasformare non solo il settore dei trasporti, ma anche l’industria e la produzione stessa di energia. Con l’eventuale possibilità di estendere anche alla flotta di navigazione questa tecnologia.
È la strada giusta: Marghera ha la possibilità di ospitare attività industriali pulite, anzi vocate alla transizione energetica, creando engagement per imprese di grandi dimensioni e prestigio e diventare un riferimento internazionale per questa tecnologia del futuro”.
“È precisamente la nostra visione di futuro per questa città – precisa Paolo Bonafè, Segretario Comunale – valorizzare l’asset di Porto Marghera per ospitare attività industriali di pregio, che creano posti di lavoro di alta specializzazione, attirano giovani e inseriscono la nostra città in un circuito virtuoso di scambi, ricerca, coinvolgendo un network di imprese innovative e multinazionali. È la giusta ricetta per contrastare la vituperata monocultura turistica e costruire la città del futuro.
Paolo Bonafè – Segretario Comunale
Luca Cotecchia – Delegato Attività Produttive, Ambiente e Green Economy