Solidarietà alla locale comunità bengalese per gli eventi nella madrepatria

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Travolta dai venti di guerra che da troppo tempo soffiano sempre più forte in Palestina ed in Ucraina, l’opinione pubblica non presta la dovuta attenzione ai cambiamenti epocali che proprio in questi giorni sta vivendo il Bangladesh, uno dei Paesi con maggior crescita demografica al mondo. Basti pensare che cinquant’anni fa aveva una popolazione appena superiore a quella italiana ed ora la ha quasi triplicata, arrivando a circa 170 milioni.

Le sanguinose rivolte di piazza trainate dai movimenti studenteschi hanno costretto la anziana premier a dimettersi e si sta profilando la formazione di un nuovo governo alla cui guida potrebbe essere chiamato un nome di fama internazionale come il Premio Nobel Muhammad Yunus, considerato il massimo promotore del microcredito moderno.

Data la scarsa conoscenza della realtà locale non possiamo esprimere un giudizio approfondito su quanto sta accadendo in Bangladesh, ma registriamo con interesse e solidarietà le manifestazioni espresse dalla locale comunità bengalese in favore di una svolta in senso democratico nella loro madrepatria.

E’ anche l’occasione per ricordare come la popolazione di nazionalità bengalese residente in Comune di Venezia si sia più che raddoppiata nel corso degli ultimi quindici anni, superando ampiamente le 8.000 unità, arrivando ad essere la prima comunità straniera, coprendo oltre il 20% del numero totale dei residenti non italiani.

E mentre negli ultimi 5 anni il numero complessivo di stranieri è rimasto pressochè invariato con un incremento inferiore al 10%, in questo periodo la comunità bengalese residente è aumetata ad un ritmo ancora sostenuto pari al 26%.

L’accoglienza verso famiglie di ogni etnia costituisce uno dei punti fermi del Programma che Azione ha predisposto in questi giorni per le prossime elezioni comunali, preferendo impegnarsi nella stesura di un piano articolato di proposte concrete a beneficio della città piuttosto che nell’organizzare manifestazioni di protesta senza offrire una visione alternativa della città.

Paolo Bonafè – Segretario Comunale

Paolo Diprima – Delegato al Programma ed agli Enti partecipati