Un problema ormai di pubblica sicurezza

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Di degrado e criminalità in una vasta parte di Mestre si parla purtroppo da lungo tempo. Da così a lungo che si rischia l’assuefazione e, magari inconsapevolmente, relegare il tema tra le cose irredimibili, che dobbiamo tenerci. Quello che è successo al nostro malcapitato concittadino in via Fogazzaro, ha il paradossale “merito” di riproporre a tutti la profondità del problema. Perché basta metterci nei panni di Gilberto Z., che trova nelle scale del proprio condominio dei figuri che si bucano e quando li mette alla porta viene brutalmente malmenato da questi. Pensiamo al senso di insicurezza che un fatto del genere provoca, alla violazione dello spazio privato, al senso di ingiustizia e insieme di frustrazione impotente, di fronte alla tracotanza e alla sostanziale certezza di impunità degli aggressori, che ognuno di noi avrebbe provato.

 

E appunto è un problema che riguarda tutti noi, anche chi è fisicamente lontano, anche chi abita in un attico di Palazzo Manuzio o in una villetta in viale Garibaldi, o a Venezia o al Lido.. Perché una città non può permettersi di perdere una parte di essa, peraltro centralissima. Perché altrimenti viene meno il senso di comunità, l’implicito patto sociale che deve legare tutta la comunità.

 

Non è purtroppo un’assoluta novità, quanto avvenuto certifica che il problema non è più relegato alla sicurezza nello spazio pubblico ma ormai travalica anche la proprietà privata, il diritto elementare di ognuno di stare tranquillo nel suo privato. E in tal senso non è ormai più un problema decoro urbano bensì di vera e propria pubblica sicurezza. Questo chiama in causa, molto più del Comune, il Prefetto e le forze di polizia. Urge un presidio costante delle Forze dell’Ordine da mantenere a lungo perché cambi il clima percepito. Forse non è più un tabù parlare di un luogo dedicato, ovvero una “stanza del consumo”. Certamente serve un rafforzamento dei servizi sociali dedicati,intensificare la presenza di operatori di strada e promuovere i servizi di riduzione del danno . Chiediamo poi che l’amministrazione si faccia portavoce presso l’Azienda AULSS per il potenziamento degli interventi dei SERD ( servizi per le dipendenze).

È una battaglia di giustizia, di civiltà che segnerà il futuro prossimo venturo della città tutta. Non possiamo perderla.

Paolo Bonafè – Segretario Comunale

Gennaro Marotta – Vicesegretario con delega alla Terraferma

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17 agosto 2024