interrogazione on Valentina Grippo su Diritto Sanità al Lido

2024-09-14 Nuova Venezia Interrogazione su Sanità Lido2

 

2024-09-17 Gazzettino La Sanità del Lido arriva al Governo - casi gravissimi servono risorse

 

Al Ministro della Salute. - Per sapere. Premesso che:

 

il diritto alla salute è un bene inalienabile che lo Stato ha l’obbligo di garantire nei confronti dei propri cittadini, con particolare attenzione ai soggetti più fragili come minori e anziani;

 

al Lido di Venezia e nell’adiacente isola di Pellestrina è presente, da tempo, una situazione emergenziale che caratterizza le strutture sanitarie della zona;

 

le due isole, infatti – che contano circa 20.000 residenti, senza considerare gli esponenziali aumenti dei mesi estivi, – sono oggi servite unicamente da un Punto di Primo Intervento essendo stati chiusi da anni lo storico Ospedale al Mare e il Pronto Soccorso. Tale presidio prende in carico i codici bianchi e verdi, mentre, per i codici superiori si provvede di norma allo smistamento verso l’Ospedale Civile nel centro storico veneziano. Il Lido ha in dotazione tre ambulanze, ma il medico del punto di primo intervento è uno solo; pertanto, ben due mezzi possono operare solo con a bordo paramedici. Ciò crea evidenti criticità in caso di contemporaneità di casi gravi;

 

il trasferimento dei pazienti dal Lido all’Ospedale Civile avviene tramite idroambulanza, con le relative incertezze in caso di condizioni meteorologiche critiche (nebbia, vento e mare agitato). I trasporti presso altre strutture ospedaliere, per situazioni di particolare emergenza, avvengono con l’elicottero, il quale però non staziona al Lido e viene chiamato su necessità;

 

stante che l’intervento medico specialistico, in casi di infarto, ictus, emorragia cerebrale, traumi, è decisivo nella prima ora, è un dato di fatto che i cittadini di Lido e Pellestrina, oltre ai numerosi ospiti estivi delle due località, vivono in una condizione di alto rischio sanitario;

 

in soli sei mesi, al Lido di Venezia si sono verificati due casi di malasanità relativamente alla morte di due bambini, Mattia e Elettra. Il caso di Elettra è emblematico e riassuntivo di quanto descritto: lo scorso maggio, questa bambina di soli 18 mesi, ha addentato un flaconcino di plastica ingoiandone il tappo. I genitori intervengono immediatamente effettuando invano la manovra di Heimlich e chiamando il 118 per richiedere un intervento sanitario di emergenza. La bambina viene quindi portata al Punto di primo intervento dove il personale sanitario la prende in carico ma informa subito che non ha in dotazione la strumentazione capace di evidenziare la collocazione del tappo ai fini dell’estrazione. Viene quindi richiesto l’intervento dell’elisoccorso dell’Ospedale di Treviso: l’elicottero arriva dopo 45 minuti, il medico con una pinza riesce a estrarre il tappo, ma l’elicottero ha un guasto e non riesce a ripartire. La bimba necessitava di una rianimazione pediatrica così viene chiamato l’elisoccorso dell’Ospedale di Padova, che richiede tempi tecnici di arrivo. La bimba viene finalmente trasferita, ma il dilatarsi dei tempi di attesa sono purtroppo risultati fatali;

 

tale dramma ha rappresentato un trauma per tutta la comunità lidense, tale da diventare il simbolo di una mobilitazione civile che chiede alle istituzioni di accendere un faro di attenzione sulla condizione di rischio dei bimbi e di tutti i cittadini che vivono in territori, come le isole, da considerarsi disagiati per la loro conformazione geomorfologica;

 

è fondamentale assicurare la continuità pediatrica, un servizio di Pronto Soccorso in grado di affrontare in loco la prima emergenza e un’implementazione di mezzi di trasporto dedicati al dirottamento dei malati presso le strutture ospedaliere del territorio limitrofo – :

 

quali azioni intenda intraprendere con la massima urgenza affinché non solo sia garantita un’assistenza sanitaria adeguata, per quantità e qualità, nei territori delle isole di Lido e Pellestrina, ma anche affinché queste siano considerate aree disagiate, analogamente alle aree montane, prevedendo lo stanziamento delle risorse necessarie a garantire un livello di assistenza sanitaria adeguato e in linea con il territorio circostante.

 

Roma, 13/09/2024

On. Valentina GRIPPO

Gruppo AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE