Attesa da due anni, l’uscita dell’Enciclica di Papa Benedetto XVI, Caritas in Veritate, cade in un momento segnato dalla grave crisi del modello di sviluppo occidentale. Il documento, inserendosi nel filone delle grandi Encicliche, che rappresentano il fondamento della dottrina sciale della Chiesa, guarda con grande attenzione e competenza al mondo di oggi, ne coglie le criticità, le distorsioni e le pesanti contraddizioni, ma nel contempo mostra le strade percorribili per costruire un assetto mondiale, incentrato sulla dignità della persona, sulla giustizia, sull’equa redistribuzione delle ricchezze, su una dimensione etica dell’economia.
Non è una società utopistica quella disegnata dal Pontefice, ma una proposta concreta, che pone al centro lo sviluppo integrale della persona, per il quale è necessaria l’integrazione dei diversi livelli del sapere umano, a garanzia della promozione e del progresso dei popoli. Il testo è ricco e complesso, mai generico, tocca i grandi temi del lavoro, della povertà, del rapporto Stato-mercato, della finanza, della responsabilità sociale delle imprese e dei consumatori, della sussidiarietà, delle problematiche ambientaliste ed energetiche. E’ una chiamata in causa alle responsabilità collettive e personali, affinché la stessa crisi diventi occasione di discernimento e nuova progettualità. Il Papa mostra al mondo contemporaneo come il cristianesimo non possa ridursi ad una religione individuale o ad una filosofia, ma attraverso il mistero del Dio Incarnato, c’entri invece concretamente con la vita di ogni uomo e, mediante l’amore di Dio, ne illumini ogni ambito.
Paolo Bonafè – Presidente Laboratorio Venezia