Patrocinata dal Parlamento Europeo e promossa da Last Minute Marking, parte la Campagna “Un anno contro lo spreco”, ideata dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, che persegue l’obiettivo di promuovere le buone prassi in grado di contrastare lo spreco alimentare.
Risulta sicuramente paradossale che, in piena crisi economica, ogni giorno gli italiani gettino nella spazzatura quattromila tonnellate di cibo. Si tratta di un dato che ci accomuna agli stili di vita di altri paesi occidentali: se, per media statistica, una famiglia italiana spreca il 12% degli alimenti acquistati, una svedese si assesta sul 25% e quella americana raggiunge il 40%.
Lo spreco non è riferibile ai soli comportamenti privati, ma riguarda complessivamente una distorsione del sistema di mercato, che investe tutta la filiera alimentare dalla produzione, alla distribuzione, fino al consumo. In questi anni, per invertire il trend, si sono sviluppate pratiche innovative che, da attività di nicchia, si stanno gradualmente diffondendo. Esperienza significativa e consolidata è quella della Fondazione Banco Alimentare che, da anni, recupera eccedenze alimentari e prodotti prossimi alla scadenza, per dirottarli alle reti assistenziali. Su questa direttrice si stanno attivando anche gli Enti Pubblici ,attraverso il recupero e la redistribuzione dei pasti non consumati nelle mense di asili, scuole e ospedali. La Campagna ideata dall’Università, dimostrando che lo smaltimento del cibo, finito fra i rifiuti, non produce solo spreco di risorse, ma anche danni ambientali, vuole incentivare nuove progettazioni e diffondere comportamenti virtuosi,
Paolo Bonafè – Presidente Laboratorio Venezia