Quanto avvenuto, prima in Provincia e poi in Comune di Venezia, deve far riflettere tutti coloro che svolgono ruoli politico-amministrativi, ma anche le segreterie dei partiti, perché Il successo di qualsiasi politica pubblica dipende in primo luogo dal buon funzionamento dell’amministrazione. La corruzione e qualsiasi irregolarità nel Servizio pubblico sono un ostacolo all’efficienza e minano la legittimità dello Stato di diritto; causano, inoltre, la perdita di fiducia dei cittadini nelle istituzioni politiche. La corruzione in generale, e quella amministrativa in particolare, va considerata un male pubblico poiché i suoi costi, a valenza economica e politica, ricadono su tutta la comunità sotto forma di diseconomie esterne. Le strategie e le politiche pubbliche, rivolte a combattere la corruzione politico amministrativa, devono essere indirizzate sia a ridurne le opportunità, sia a disincentivarne il ricorso, creando le condizioni perché per nessuno sia conveniente entrare in transazioni corrotte. All’interno dell’Amministrazione va, pertanto, ridata centralità al binomio etica e trasparenza, che vanno riconosciuti come valori cardine della cultura amministrativa. La trasparenza si lega indissolubilmente a funzioni operative come la comunicazione, la partecipazione, la tracciabilità, i processi autorizzativi, le procedure degli appalti, la valutazione dell’azione amministrativa e dei suoi risultati. La trasparenza, pertanto, rappresenta il principio che garantisce di entrare nel cuore dell’azione amministrativa, ne influenza il comportamento, favorendo il consolidamento di una “etica pubblica”. Paolo Bonafè – Lido di Venezia