In previsione delle elezioni amministrative di marzo, con la fine delle ferie agostiane, ritengo si debba cominciare a parlare di primarie per la candidatura a Sindaco.
Per me, e questa sarà la mia linea politica, devono essere primarie di coalizione, aperte a tutta la cittadinanza e devono riguardare, non solo la candidatura a Sindaco, ma anche a Presidente di Municipalita. Inoltre il PD deve farle anche per i consiglieri comunali, utilizzando una semplice ripartizione. Dei 36 posti di lista, trenta vengono determinati dai circoli dalle 6 municipalità ( quindi ogni municipalità deve poter candidare 5 consiglieri) e i restanti sei devono essere lasciati alla segreteria comunale, per candidature considerate di peso e prestigio.
Si deve poter i votare in ogni municipalità nello stesso giorno per il candidato Sindaco, il Candidato Presidente di Municipalita, la lista da cui verranno eletti i candidati consiglieri comunali e la lista dove identificare i candidati consiglieri di municipalita. Uno sforzo democratico certamente notevole ma che porterà ad una equilibrata rappresentanza territoriale, demandando al territorio la responsabilita’ delle scelta.
In secondo luogo, prima di fare alleanze ( di cui si parla già sul giornale) consiglierei un passaggio democratico in direzione comunale del PD perché i tempi dei “caminetto di pochi” sono finiti e le leadership non esistono più. Altrimenti forte sarà il rischio che coloro che oggi si ritengono leader, si ritrovino con il cerino in mano perche’ le decisioni assunte non verranno seguite dall’elettorato.
Ora è anche il tempo di dire che chi ha fatto più di due legislature complete (anche in Comune) lasci spazio ad altre energie progettuali e che oltre a puntare sui giovani sia anche ora di puntare sulle competenze ed eperienza dei quaranta/cinquantenni, anche per ruoli di primo piano, compreso il Sindaco.
Le ultime vicende ci chiedono un forte rinnovamento anche di stili e su questo, come PD, dobbiamo lavorare per tornare ad essere un punto di riferimento per questa martoriata citta’ e far chiudere al piu’ presto questo periodo grigio, dove viene messo in pericolo, per calcoli ragionieristici, un modello di governo e di welfare state che è stato, ed è tuttora, un modello in Italia.
Paolo Bonafe’
Componente la Direzione Comunale
Del PD di Venezia