La Direzione Comunale PD,nell’ ultima riunione, si è dotata di precisi criteri per affrontare le prossime amministrative per il Comune di Venezia. Primo elemento di chiarezza riguarda le primarie che si faranno e saranno di coalizione. Questo significa che, i soggetti che si alleeranno con il Pd, dovranno sottoscrivere i 10 punti programmatici, stesi con il coinvolgimento degli Stati Generali indetti dal Partito. Il riconoscimento dello spazio politico agli alleati avverrà solo in base all’effettivo risultato elettorale di ciascuno.
La febbrile attività di questi giorni, in cui assistiamo alla produzione di documenti da parte di possibili candidati, sembra più indirizzata ad escludere altri competitor che a trovare una regola condivisa per l’ identificazione del miglior candidato.
La mia posizione iniziale era per primarie solo del PD e l’avevo espressa questa estate sia sul mio blog che sulla stampa. Non è pertanto un copyright di Jacopo Molina , del quale ho comunque trovato logico sottoscrivere il documento, che prendeva posizione in tal senso.
Devo dire che mi dispiaciuta la strumentalizzazione politica fatta da Molina su quel documento. Di fatto, oggi, grazie agli esiti del dibattito avvenuto in segreteria, la posizione da essa assunta soddisfa le mie richieste iniziali La relazione del segretario, infatti, introduce due principi per me irrinunciabili: 1) la coalizione si fonderà su un programma chiaro e condiviso, proposto dal PD ; 2) il riconoscimento di spazio politico ai vari partiti e movimenti avverrà solo a seguito di effettivo risultato politico.
Soddisfatti questi due principi, non ho avuto problema a votare a favore della relazione del Segretario e, come me, devono aver fatto altri sottoscrittori del documento di Molina se in prima battuta quel documento presentava 20 firme – sui 42 componenti della Direzione – e alla fine sul documento del segretario Rosteghin vi sono stati solo 8 astenuti con una larga adesione allo stesso
La questione aperta ora è la costruzione della coalizione. Personalmente ritengo corretto affrontare elezioni regionali e comunali con la medesima coalizione, se non fosse così si costruirebbero alleanze di interesse e non di progetto. Inoltre, ritengo poco fruttuosa la campagna di veti incrociati nella scelta dei candidati ( c’è chi non vuole ex assessori o ex consiglieri comunali od entrambi), in un momento in cui dovremmo solo essere impegnati ad individuare le persone capaci di vision strategica nel delineare un progetto di città metropolitana e di regione, capace di delineare e mettere in campo azioni e risposte innovative, per dare un vero futuro a questi territori, piegati da una crisi economica sociale e culturale, senza precedenti
Paolo Bonafe’
Componente Direzione Comunale PD Venezia
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