La linea guida che il Ministero dei Trasporti ha emanato ieri, in vista del mese di settembre e della riapertura delle scuole, vede, oltre alla conferma della capienza del massima dei mezzi pubblici dell’80%, all’obbligo di uso della mascherina, anche la novità della figura del “controllore”. Io ritengo che questo ultimo aspetto diverrà argomento di ulteriore discussione in città perché creerà nuovi argomenti di tensione e di caos, in una Venezia dove il servizio di trasporto pubblico è già ora al limite, per i problemi di bilancio di ACTV e per la presenza ( fortunatamente) di migliaia di turisti che si stanno riversando nella città storica. E’ ovvio che necessita una regolamentazione nei trasporti, in un periodo di covid prolungato come quello che viviamo, ma ritengo che adattare le nuove regole al sistema di trasporti acquo veneziano ( e non solo) sarà perlomeno problematico, se non impossibile. Già ora la presenza promiscua di turisti e pendolari/cittadini in alcune fasce orarie della giornata rasenta e supera il limite di trasportabilità, con necessità sempre maggiore di subaffidamenti. Forse sarebbe meglio che il Governo prendesse coraggio e istituisse definitivamente l’obbligatorietà dell’uso del green pass su tutti i mezzi di trasporto e dotasse di risorse economiche le varie società di trasporto pubblico, perché installino agli accessi e ai tornelli un lettore di green pass, una doppia lettura con il lettore imob, così da permettere l’accesso ai mezzi pubblici alle sole persone in possesso di tali requisiti, istituendo poi i relativi controlli, altrimenti l’attuale situazione già deficitaria in alcuni momenti della giornata diventerà insostenibile.
Paolo Bonafè
Lido di Venezia