Testo Il Sottoscritto
consigliere comunale
PREMESSO CHE
- E’ stato
pubblicizzato sulla stampa che il Ponte di Calatrava verrà
posizionato in opera entro il mese di marzo 2005
CONSIDERATO
CHE
- Risulta da informazioni ricevute che tale Ponte abbia
una struttura di tipo “ad ARCO RIBASSATO” e che quindi, la stessa
struttura, si appoggia (“spinge") su due spalle laterali che
insistono a loro volta, da una parte su Piazzale Roma e dall’altra
in prossimità dell’ex Palazzo della Ferrovia
- Risulterebbe,
sempre da indiscrezioni ricevute, che le quote di
impostazione delle spalle siano non conformi al progetto di almeno
50 cm.
- Risulterebbe che questo “errore” potrebbe causare
nel tempo problemi di staticità, anche a causa dell’aumento dei pesi
che la struttura dovrà sopportare a seguito dell’inserimento
dell’OVOVIA, che, come è noto, è stata aggiunta successivamente al
progetto iniziale, e questo a seguito della protesta di alcuni
consiglieri e dei comitati che ritenevano il ponte, prima di questa
modifica, una barriera architettonica perché non attrezzato per
l’attraversamento delle persone non abili
OLTRE ALLE
PROBLEMATICHE STRUTTURALI RESTA IL FATTO CHE
- Risulterebbe
che i costi iniziali, previsti in dieci miliardi di vecchie lire,
siano ora valutabili in circa 10 milioni di euro (raddoppiando di
fatto la valutazione). Ricordo che questi soldi sono attinti da uno
specifico capitolato dei fondi di Legge Speciale, quindi
tolti dalla risorse per la manutenzione pubblica e dai fondi per il
risanamento e la ristrutturazione degli immobili dei veneziani
(quanti alloggi di cittadini veneziani potevano venire ristrutturati
con circa 10 milioni di euro?)
INTERROGA PER SAPERE
-
Se le informazioni ricevute rispondono al vero e se vi sia, quindi,
un oggettivo errore nella costruzione delle spalle laterali del
ponte.
- Se questo rispondesse al vero chi è responsabile di
tale errore., quanto costerà ripristinare i valori come da progetto
e quali saranno i tempi necessari per ultimare i lavori.
-
Se tale modifica, se prevista, pregiudicherà comunque la staticità
della struttura.
- Come l’Amministrazione comunale intende
giustificare, alla cittadinanza, i maggiori costi che il Comune
andrà a sostenere, togliendo questi importanti risorse ai fondi per
la Salvaguardia della
città
Il
Consigliere
Comunale Paolo
Bonafè
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